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GDPR, un'ulteriore opportunità di investimento nel settore hi tech

II regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è entrato in vigore il 25 maggio ma avrà ripercussioni soprattutto sui piccoli gruppi di software pubblicitari.

28 Maggio 2018 10:14

Da venerdi scorso, 25 maggio 2018, è entrato ufficialmente in vigore anche in Italia il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR, General Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679). Si tratta di un regolamento tramite il quale la Commissione europea si è posta l’obiettivo di potenziare e, al contempo rendere più omogenea, la protezione dei dati personali di cittadini europei e dei residenti negli stati membri dell'Unione europea.

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI


I contenuti del regolamento in vigore riguardano pure l'esportazione di dati personali al di fuori dell'UE e circoscrivono in modo dettagliato tutti gli obblighi ai quali sono tenuti i titolari del trattamento dei dati (anche con sede legale fuori dall'Unione europea). Le finalità che si pone questo nuovo regolamento europeo coincidono con la mission di restituire ai cittadini UE il controllo dei propri dati personali e di semplificare il contesto normativo che riguarda gli affari internazionali, unificando e rendendo omogenea la normativa privacy dentro l'Unione europea.

DATA BREACH: CAMBRIDGE ANALYTICA


La normativa GDPR rende di ancora più stretta attualità lo scandalo dell’abuso di una quantità enorme di dati nella disponibilità della società Cambridge Analytica che ha coinvolto Facebook e la privacy dei suoi utenti. Una vicenda che ha avuto ripercussioni su alcuni dei principali titoli della tecnologia a cominciare da Facebbok che nel giro di due settimane (tra il17 e il 28 marzo scorsi) ha lasciato sul parterre di Borsa poco meno del 20 per cento del suo valore.

OCCASIONE DI INVESTIMENTO


Tuttavia, come fa sapere il team di gestione del fondo Pictet-Digital le recenti debolezze dei prezzi di alcune delle più importanti partecipazioni in portafoglio del mondo di internet sono viste come un’opportunità. Infatti, come sottolinea il team, le compagnie più esposte al rischio legato alle regolamentazioni sulla privacy sono “i piccoli gruppi di software pubblicitari” in cui il fondo Pictet-Digital non investe. L’attività di queste aziende consiste nel raccogliere dati personali dal web: un’attività che però sarà ostacolata e resa sempre più complessa a mano a mano che il nuovo regolamento sulla protezione dei dati personali si diffonderà (anche perché la normativa GDPR per ora riguarda solo l’Europa ma è probabile che venga uniformata a tutto il mondo occidentale).

GRANDI PIATTAFORME PUBBLICITARIE


È quindi prevedibile che prima o poi queste società non saranno più nelle condizioni di vendere dati ai pubblicitari, e diventeranno totalmente dipendenti dalle grandi piattaforme pubblicitarie (Facebook e simili) per promuovere i propri brand.
“Facebook e tutte le più grandi piattaforme pubblicitarie restano al sicuro, visto che soddisferanno i criteri GDPR e continueranno a investire sulla buona qualità dei sistemi di gestione dei dati” specifica il team ricordando come Facebook abbia raddoppiato, portandole a 14 miliardi di dollari, le spese in conto capitale dal 2017 al 2018 allo scopo, presumibilmente, di migliorare le misure di sicurezza. Non solo. Le piattaforme dei big della tecnologia sono state concepite e sviluppate per poter nascondere e criptare i dati degli utenti: un passaggio che consente loro poi di rivendere pacchetti di informazioni ai pubblicitari senza il rischio di diffondere dati sensibili degli utenti (come nome, sesso, e religione) o di affrontare pericolosi data breach.

APPROFONDIMENTO
Azioni, Europa e i settori energia e salute per questa fine ciclo

PORTAFOGLIO RESILIENTE ALLE CORREZIONI


“Per concludere, vale la pena evidenziare anche che i 2/3 dei titoli presenti nel fondo Pictet-Digital hanno perso tra il -52% e il -9% dal loro massimo a 52 settimane, mentre l’MSCI ha lasciato sul terreno soltanto il -5,2% e l’indice MSCI Information technology  il -1,1%.” tiene a puntualizzare il team, convinto che, dal momento che le considerazioni su questi titoli restano ancora valide, esistono le condizioni per un recupero nel tempo. Inoltre, in caso di correzioni di Borsa, il comparto Pictet-Digital dovrebbe essere più resiliente dal momento che non è esposto nel segmento dei semiconduttori, il più costoso (e quindi più vulnerabile) all’interno del settore IT.
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