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L'Italia torna sotto la lente dei mercati

Dopo aver ignorato lo psicodramma delle banche, che invece ha occupato per settimane le prime pagine italiane, le elezioni in arrivo catalizzano l’interesse degli investitori internazionali.

29 Dicembre 2017 15:47
financialounge -  elezioni italia Unione europea

Italia sotto i riflettori dei mercati per i prossimi due mesi. Dopo aver ignorato alla grande lo psicodramma della commissione banche, che invece ha occupato militarmente le prime pagine dei giornali italiani per due mesi, i grandi giornali finanziari internazionali rimettono nel mirino l’Italia.

Non appena il presidente Mattarella ha sciolto le Camere sia il Financial Times che il Wall Street Journal hanno cominciato a interrogarsi con articoli e analisi su cosa ci si può aspettare dalle elezioni italiane. I mercati non sono troppo interessati a chi vince o chi perde, ma piuttosto vedono nel voto degli italiani del 4 marzo un nuovo test sulla coesione europea: dopo la Brexit, la sconfitta di Marine Le Pen in Francia, il nulla di fatto in Germania (sono passati 4 mesi e ancora non è partita una trattativa seria sulla formazione del nuovo governo!) e la Catalogna, ora tocca all’Italia.

Intanto crepe profonde si aprono sulla capacità europea di stare insieme in politica estera: Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia hanno preso le distanze dal voto dell’Unione contro la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Intanto lo stesso Trump si prepara ad armare l’Ucraina contro i russi dopo che gli europei hanno sostenuto Kiev sempre a parole ma mai nei fatti. Il primo target di una speculazione che dovesse annusare venti anti-europei nel voto italiano sarebbero ovviamente i titoli di Stato e le banche, che di BTP sono ancora piene.

C’è da dire che i movimenti potenzialmente euroscettici, come Lega e M5S, stanno attentissimi a non spingersi più di tanto oltre in materia di euro e Unione Europea. Non vogliono certo finire sul banco degli imputati in una nuova crisi del debito con le elezioni alle porte. Ma un altro terreno di test europeo è l’immigrazione, materia in cui le posizioni sono abbastanza divergenti, come del resto in tutta Europa.

In Italia manca un partito apertamente e drasticamente anti immigrazione come la AFD tedesca, l’ultra-destra ormai al governo in Austria e la Le Pen in Francia. Ma il tema è molto sentito nell’elettorato, e i partiti al governo, a cominciare dal PD, lo sanno bene, tanto che hanno lasciato arenare in un nulla di fatto la legge sullo Ius Soli pur sventolata per mesi come una bandiera. In ogni caso, attenzione: da martedì 2 gennaio i mercati italiani sono osservati speciali.
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