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Come scegliere le società vincenti, mentre la globalizzazione entra in una nuova era

Team di manager innovativi, fonti di reddito diversificate e conti economici in ordine sono le qualità che contraddistinguono le società vincenti su scala globale.

19 Ottobre 2017 09:41
financialounge -  Capital Group economia globalizzazione Jody Jonsson

“Uno studio dei ricavi delle compagnie incluse nell’indice S&P 500 di Wall Street mostra che circa il 37% è generato al di fuori degli Stati Uniti. Invece, le 10 compagnie europee più grandi presenti nell’indice MSCI Europe producono circa il 69% dei ricavi fuori Europa, in parte a causa della crescita più lenta nella regione e in parte per le migliori opportunità all’estero”, rivela Jody Jonsson, Gestore azionario globale di Capital Group, che anche per questo, preferisce risalire a dove esattamente una compagnia genera i propri ricavi per definire la vocazione globale del gruppo a prescindere dalla sulla residenza.

“In qualità di investitori bottom-up, utilizziamo questo approccio per ampliare l’universo delle opportunità d’investimento. Questo ci garantisce la flessibilità necessaria a osservare l’industria globale e selezionare quelle società che crediamo siano meglio posizionate per crescere, indipendentemente da dove si trovino”, spiega infatti Jody Jonsson.

D’altra parte, nonostante i vari sforzi di governi, amministrazioni e stati, la globalizzazione è permeata nell’economia reale e, quindi, la flessibilità di investire in società di tutto il mondo è diventata importante, dato che gli investitori cercano di beneficiare della globalizzazione.

La crescita dell’indice FTSE Multinationals è un riflesso dello sviluppo del commercio globale sin dagli anni ’90. I membri dell’indice, che devono ottenere più del 30% dei ricavi al di fuori della regione di origine, sono cresciuti da 427 nel 1994 a 715.

“Nonostante la recente retorica protezionista, è difficile immaginare un’inversione della globalizzazione: è indissolubilmente legata ai modelli di business, al modo in cui sono organizzate le filiere e i prodotti manufatti”, sostiene Jody Jonsson, secondo la quale, guardando al futuro, è probabile che i percorsi degli scambi globali si evolvano seguendo la crescente digitalizzazione del commercio e la possibilità di nuove strutture di costo e di tassazione in diverse parti del pianeta.

“E, come sempre, non tutte le compagnie internazionali riusciranno a crescere e prosperare in questo ambiente. La ricerca fondamentale sarà la chiave per identificare potenziali vincitori. Avendo investito in compagnie globali per quasi tre decenni, ho scoperto che le società di successo hanno tipicamente team di manager innovativi, fonti di reddito diversificate e conti sempre in ordine. Queste sono le caratteristiche su cui mi concentrerei con la globalizzazione che entra in una nuova era”, conclude Jody Jonsson.
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