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Carlo Benetti

Senza essere disposti ad accettare correzioni mai avvicinarsi alla borsa

Ora che il rischio politico sembra diventato una presenza costante. L’opzione di investire in borsa deve essere soppesata in base alla personale propensione al rischio.

13 Settembre 2017 09:47
financialounge -  Carlo Benetti famiglie GAM rischio politico risparmio

Il tasso di crescita stimato del PIL di quattro grandi economie - Stati Uniti, Eurozona, Canada e Gran Bretagna - è circa 1,5% inferiore a quello di trenta anni fa. Si tratta di uno scenario di crescita in grado di condizionare i nuovi investimenti e la domanda di nuovo credito, mentre l’invecchiamento della popolazione tende a far crescere la propensione al risparmio delle famiglie.

“Sono indizi che fanno pensare a un tasso di interesse naturale di lungo termine destinato a diminuire in modo strutturale, che porrà una nuova sfida alle politiche monetarie e alla stabilità finanziaria” sottolinea Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, nell'Alpha e il Beta del 11 settembre 2017. Un contesto nel quale il rischio politico sembra diventato una presenza costante e, per questo, non più una traumatica novità.

“Le minacce di protezionismo, le difficoltà dell’amministrazione americana, lo stesso shutdown del governo federale si sono già verificati in passato, ne sono stati sperimentati gli effetti su economia e mercati. In una parola, il loro impatto è misurabile” puntualizza Carlo Benetti, che poi indica invece due opzioni che non vengono semplicemente presi in considerazione: il default del governo americano e un conflitto nucleare.

Di cosa dovrebbe quindi preoccuparsi l’investitore, stretto tra prudenza e perseveranza? “Da una parte prova la tentazione di alleggerire l’esposizione al rischio, di allontanare ciò che fa paura tenendo tuttavia conto della paura opposta e contraria: il rimpianto di perdersi ulteriori rialzi dei corsi. “L’Alpha e il Beta della settimana scorsa ricordava come, allo stato attuale, non ci siano segnali di carattere fondamentale che suggeriscano modifiche di asset allocation, oggi abbiamo argomentato la possibilità che da qui a fine anno l’economia continui verosimilmente a beneficiare del sostegno delle condizioni finanziarie” sostiene Carlo Benetti, secondo il quale la risposta a quali siano le paure giuste è in buona parte dettata dall’emotività e dall’ansia che ciascuno prova sui propri investimenti, è il cosiddetto ‘ultimo miglio’ in cui soltanto il consulente finanziario, esperto di relazioni, può esprimere valore grazie alla sua esperienza avendo bene a mente un concetto: chi non è disposto ad accettare correzioni dei prezzi non dovrebbe mai avvicinarsi all’investimento azionario.
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