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Debito emergente in valuta locale, un’asset class con molte occasioni da cogliere

Il mercato del debito emergente in valuta locale è destinato a diventare molto più ampio, profondo e liquido: i gestori attivi potranno sfruttare le diverse opportunità.

10 Agosto 2017 11:50
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Uno degli investimenti obbligazionari che ha offerto soddisfazioni ai risparmiatori da inizio anno è quello nel debito emergente. In base all’indice dei fondi obbligazionari paesi emergenti, il rialzo dal primo gennaio al 7 agosto scorso si è attestato al +3,35% che si confronta con il +0,80% dell’indice generale dei fondi obbligazionari.

Una distinzione importante sta poi tra il debito emergente in valuta forte (di norma dollari USA) e quello in valuta locale. Tuttavia, nonostante l’espansione e l’ampiezza crescente del debito locale emergente, questa asset class ha un ruolo ancora limitato all’interno dei portafogli globali: una situazione che, secondo Francesc Balcells e Pramol Dhawan, emerging markets portfolio manager di PIMCO, sembra però destinata a cambiare.

Questo segmento obbligazionario è infatti destinato ad ampliarsi, aumentando sia la profondità che la liquidità: una tendenza favorevole per gli investitori che, infatti, potranno trarre vantaggio da un portafoglio di obbligazioni di mercati emergenti sempre più equilibrato e diversificato.

“All’inizio dell’anno Argentina, Repubblica Ceca e Uruguay hanno aderito all’indice, JPMorgan GBI-EM Global Diversified, che ora comprende 18 Paesi, mentre Cina, Egitto e altri tre stati potrebbero aderire nel prossimo anno” fanno sapere Francesc Balcells e Pramol Dhawan che prevedono un’evoluzione del mercato delle obbligazioni locali in un modo simile, sebbene ad un ritmo più lento, all'indice JPMorgan EMBI Global del debito estero che ha visto ampliare i paesi inclusi nell’indice dai 15 del 1994 agli attuali 66 paesi.

Per Francesc Balcells e Pramol Dhawan sono sostanzialmente due i modi per trarre beneficio di questa tendenza. In primis, l’aumento della complessità e della diversificazione di questa asset class porterà alla possibilità di investire in più paesi per cercare l’alfa (extra rendimento rispetto ai titoli di stato dei paesi occidentali core) del proprio investimento insieme a maggiori opportunità per il proprio portafoglio. In secondo luogo, l’inclusione (o esclusione) dall’indice creerà dei cambiamenti nelle dinamiche della domande e dell’offerta che, se ben interpretati, potranno diventare una fonte significativa di ritorni attivi dei portafogli.
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