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Adrien Owens

Valute, cosa fare adesso che siamo vicini a un nuovo punto di svolta

La maggior parte delle valute estere ha registrato una flessione rispetto all’euro da inizio anno, ma adesso alcune, come la corona svedese, potrebbero recuperare.

15 Maggio 2017 10:12
financialounge -  Adrien Owens Banca Centrale Svezia corona dollaro euro GAM mercati valutari svezia

Pochi analisti a inizio anno avevano previsto che il dollaro americano potesse ripiegare rispetto all’euro. E invece, dal primo gennaio al 10 maggio scorso, il biglietto verde ha registrato una svalutazione di tre punti percentuali rispetto alla moneta unica europea.

Una performance negativa che lo accomuna al dollaro canadese (-4,7% da inizio 2017 rispetto all’euro), al dollaro di Hong Kong (-3,3%), alla corona norvegese (-3%), al renminbi cinese (-2,3%) e al franco svizzero (-2,2%). Tra le poche divise estere che da inizio anno possono vantare di aver guadagnato posizioni rispetto alla moneta unica europea figurano la sterlina inglese (+1,7%), la rupia indiana (+1,8%), il rublo russo (+2,9%) e soprattutto il peso messicano (+5,5%).

Abbastanza stabili, invece, i cambi valutari con lo yen giapponese e con il dollaro australiano. Ma ora, alla luce del processo di normalizzazione sui tassi avviato dalla Federea Reserve americana e del tapering della BCE (che ha ridotto da 80 a 60 miliardi di euro il suo programma di acquisti di bond mensili), sta prendendo forma un sano dibattito in merito ad una possibile inversione di tendenza in seno alla Banca Centrale svedese.

Di conseguenza, Adrien Owens, Investment Director obbligazioni e valute di GAM ritiene vicino un nuovo punto di svolta. “Sul mercato valutario abbiamo fiducia in una relativa sovraperformance della corona svedese rispetto all’Euro. La valuta di Stoccolma ha iniziato un percorso di rafforzamento alla fine del 2016 quando le opinioni all’interno del comitato della Riksbank erano contrastanti in tema di politica monetaria e la corona ha scambiato a livelli più bassi rispetto all’euro nel periodo della crisi del 2008/2009” puntualizza Adrien Owens che ricorda, inoltre, che a partire dal 2000 la ha facilmente superato quella registrata in Eurozona.

“Con un’inflazione di nuovo prossima allo zero, la Banca Centrale svedese intraprenderà la strada della normalizzazione in breve tempo e la corona sembra in grado di poter registrare una performance significativa durante la fase di transizione” conclude Adrien Owens.
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