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Andrew Balls

Liquidità e gestione attiva per selezionare le occasioni d’investimento

Una riserva di liquidità per sfruttare le occasioni di mercato, facendo leva sulla gestione attiva, dalle azioni alle obbligazioni fino alle materie prime e al dollaro.

27 Marzo 2017 10:07
financialounge -  Andrew Balls composizione del portafoglio dollaro gestione attiva Joachim Fels liquidità mercati azionari mercati obbligazionari

I mercati finanziari scontano lo scenario di riferimento di una crescita più sostenuta, rischi estremi (al ribasso) nettamente ridotti e una traiettoria più rapida per i rialzi dei tassi della Fed. In questo scenario, Joachim Fels, Consulente Economico Globale e Andrew Balls, CIO Global Fixed Income di PIMCO, hanno ridimensionato moderatamente l'esposizione al credito nei portafogli obbligazionari (a seguito delle attuali valutazioni) mentre optano per una sostanziale neutralità sulle azioni nei portafogli multi-asset.

La prospettiva di un rafforzamento del dollaro statunitense e le reazioni all'apprezzamento del biglietto verde rappresentano invece una fonte di significativa incertezza. Per i due esperti, nonostante sussista la possibilità di un aumento dei tassi d'interesse mondiali, è probabile che il rialzo dei rendimenti sia limitato dai livelli ancora elevati del debito pubblico (e in alcuni casi del debito privato), dalle dinamiche demografiche e dalla crescita lenta della produttività e dell'offerta di credito.

“In ogni caso, tenendo conto delle valutazioni e delle incertezze che circondano le prospettive globali, preferiamo evitare le grandi scommesse di tipo macro e puntare invece a generare alfa (extra rendimento rispetto al mercato), a trarre vantaggio dalle anomalie di prezzo e dalle opportunità offerte dalle differenze di valutazione” sottolineano Joachim Fels e Andrew Balls, convinti che, mantenendo in portafoglio un livello sufficiente di liquidità, siano in grado di reagire, quali investitori attivi, alla volatilità di mercato e alle opportunità più convincenti non appena si presenteranno.

“Prevediamo di mantenere un'esposizione complessivamente neutrale alla duration (scadenza media dei titoli) nei portafogli, privilegiando le emissioni statunitensi a quelle europee, britanniche e giapponesi, e di continuare a puntare su una maggiore inclinazione della curva dei rendimenti” spiegano i due manager, secondo i quali i Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS) statunitensi continuano a offrire valutazioni ragionevoli e una copertura a prezzi interessanti contro il rischio di un'inflazione superiore alle attese, in particolare a fronte dell'incertezza sull'entità dell'espansione fiscale negli Stati Uniti in una fase in cui l'economia si trova in una condizione di pieno impiego.

Restando nell’ambito del reddito fisso, Joachim Fels e Andrew Balls hanno lievemente limato l'esposizione al credito corporate (sebbene si tratti di una componente destinata a restare in sovrappeso nel portafoglio), proseguendo l’opera di riduzione delle posizioni nei titoli investment grade e high yield, a vantaggio di emissioni difensive, di alta qualità, a breve scadenza e a basso rischio d'insolvenza.

“Ci aspettiamo di mantenere un sovrappeso sui mortgage-backed securities (MBS) non-agency, che di nuovo offrono qualità difensive nell'eventualità di una crescita inferiore alle attese, oltre che premi al rischio a prezzi interessanti per la liquidità, la complessità e l'incertezza sui tempi dei cash flow” specificano i due professionisti dell’investimento che, passando all’azionario, non intravedono un significativo potenziale di rialzo per Wall Street alle attuali valutazioni in assenza di importanti passi avanti sulla riforma delle imposte societarie negli Stati Uniti.

“L'accelerazione dell'espansione globale potrebbe fornire un impulso ai mercati ciclici più sottovalutati, soprattutto in Europa, sui quali pesa però l'incognita del rischio politico nell'Eurozona” confidano Joachim Fels e Andrew Balls, che concludono parlando delle materie prime: “Riteniamo che le posizioni nelle materie prime dovrebbero rispettare in genere i pesi che ognuna di esse ha nel benchmark, in quanto l'aumento atteso del PIL mondiale dovrebbe sostenere la domanda di questi attivi”.
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