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Anthony Smouha

Portafogli obbligazionari, come gestire con successo il periodo di transizione

Il periodo di transizione tra tassi ai minimi storici e tassi più consoni alla crescita dell’inflazione e dell’economia deve essere gestito con particolare cura.

6 Febbraio 2017 10:26
financialounge -  Anthony Smouha diversificazione Federal Reserve Gregoire Mivelaz mercati obbligazionari tassi di interesse

I cassettisti accolgono con favore tassi di interesse più alti, poiché questi implicano cedole più generose e dunque una miglior generazione di reddito. Il problema è per i possessori di obbligazioni i cui prezzi, in un contesto di graduale rialzo dei tassi di mercato, tendono a scendere generando perdite in conto capitale.

Ecco perché, secondo Gregoire Mivelaz e Anthony Smouha, Manager delle strategie GAM Star Credit Opportunities, la sfida consiste nel gestire con successo il periodo di transizione, proteggendo i prezzi medi delle posizioni in portafoglio fino al raggiungimento di questo livello di tassi più alti.

Nel 2017 i due manager restano in attesa di un flusso cedolare più alto e di un rafforzamento di alcune economie che rappresenterebbe un fattore di sostegno per il mercato del credito. Inoltre è possibile che aumentino pure le emissioni, dal momento che obbligazioni sia junior sia ibride continuano a guadagnare consenso come asset class a sé stante e come un utile strumento di diversificazione per le allocazioni obbligazionarie, a fianco di altri segmenti del reddito fisso.

“Riteniamo ancora interessanti per quest’anno le emissioni obbligazionarie junior e ibride, in particolare quelle di emittenti finanziari: dalle banche alle società di gestione del risparmio, dalle assicurazioni alle banche d’investimento. Gli investitori restano diffidenti su queste tipologie di titoli influenzati dalle implicazioni derivanti dal flusso di notizie negative sulle banche in sofferenza, così come nel caso del Monte dei Paschi di Siena (che finirà col risolversi)” puntualizzano Gregoire Mivelaz e Anthony Smouha, secondo i quali finchè il mercato resterà focalizzato sulle istituzioni più solide, saranno queste ultime insieme a una crescente emissione di debito societario ibrido al di fuori del segmento finanziario a fornire opportunità di investimento nel corso dell’anno.

Questo perché il proseguimento della crescita delle economie globali dei Paesi sviluppati continuerà a sostenere tale trend. È interessante poi ricordare come la strategia d’investimento adottata dai due manager non faccia affidamento sulla loro abilità nel prevedere in maniera precisa le oscillazioni dei tassi di interesse quanto piuttosto nel cercare di comprendere quale possa essere il trend generale atteso per il prossimo anno alla luce, soprattutto (ma non solo), delle prossime mosse della Federal Reserve americana.

“Il nostro portafoglio evidenzia un rendimento del 6% e siamo convinti che questo ‘cuscinetto’ di rendimento sia nelle condizioni di assorbire un restringimento più aggressivo dei tassi, mentre per le obbligazioni a tasso variabile ogni aumento dei tassi rappresenterà una fonte di beneficio, ponendosi come strumento di hedging” spiegano Gregoire Mivelaz e Anthony Smouha il cui mix di portafoglio ripartito in parti uguali tra strumenti a tasso fisso e strumenti a tasso variabile dovrebbe permettere di sostenere anche un sostanzioso aumento dei rendimenti del Treasury a 10 anni fino al 3% (mentre attualmente oscilla intorno al 2,5%).

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da GAM
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