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Andrew Bosomworth

Come muoversi nel nuovo contesto di crescita e inflazione all’uno per cento

Le mosse annunciate dalla BCE dovrebbero favorire un’inclinazione della curva dei tassi e quindi le banche ma attenzione ai pericoli di inflazione e crescita all’1%.

13 Dicembre 2016 09:23
financialounge -  Andrew Bosomworth BCE inflazione PIMCO

Un nuovo obiettivo per l'inflazione? È questa la domanda che si pone Andrew Bosomworth, Responsabile della gestione del portafoglio di PIMCO in Germania, nella sua analisi post meeting BCE.

Secondo lo strategist, la banca centrale europea definisce la stabilità dei prezzi come il tasso di HICP (Harmonised Index of Consumer Prices, indice armonizzato dei prezzi al consumo) ‘al di sotto, ma prossimo al 2%’. Le previsioni di inflazione HICP della BCE sono pari all’1,3% per il prossimo anno, all’1,5% per il 2018 e all'1,7% per il 2019. Si tratta di un valore medio dell’1,5%, mentre quest'anno non si andrà oltre lo 0,2%. Sembra quindi, secondo Andrew Bosomworth, che la soglia dell’1% di inflazione vada a sostituire il precedente target ‘appena al di sotto del 2%’.

In ogni caso, PIMCO interpreta la decisione della BCE di abbassare il tasso di acquisto di asset, come riconoscimento del fatto che il 2% sia un obiettivo di inflazione ambizioso da raggiungere, almeno attraverso lo strumento degli acquisti di obbligazioni sul mercato.

“Questa considerazione rafforza la nostra attenzione ad investire a più a lungo termine nei paesi della zona euro caratterizzati da oneri elevati di debito e basso potenziale di crescita economica. Tassi di crescita nominali bassi rendono più difficile infatti stabilizzare il debito rispetto al reddito. E, con la BCE che rallenta il proprio programma di acquisto di obbligazioni sul mercato, l'onere ricadrà sui governi dei singoli paesi europei che dovranno attuare le riforme strutturali per rilanciare la crescita. Draghi ha annunciato che procederà con l'acquisto di obbligazioni anche con rendimenti al di sotto del tasso sui depositi (che la BCE ha lasciato invariato al -0,4%), così come con l'acquisto di obbligazioni con scadenze più brevi di un anno: l'aumento nell'universo investibile da parte della BCE supporta una curva dei rendimenti più ripida.

“Di questi cambiamenti potranno beneficiare i margini di interesse netti delle banche e, a cascata, aiutarle a trasmettere i tassi di interesse ultra-bassi della BCE all'economia reale” spiega Andrew Bosomworth che però avverte: “La ripresa della economia della zona euro resta valida, ma è necessario abituarsi ai tassi all’uno per cento, sia per la crescita che per l’inflazione e, di conseguenza, essere vigili su quei paesi con elevati oneri del debito che stanno lottando per raggiungere anche queste basse soglie”.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pimco

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