crescita economica

Russia, perché è ora uno dei luoghi ideali in cui investire

L’economia russa è pronta a ripartire e il listino azionario di Mosca, nonostante il rialzo da inizio anno, mostra parametri di Borsa estremamente attraenti.

10 Novembre 2016 09:10

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Nonostante la pesante correzione del prezzo del petrolio (passato da oltre 100 dollari al barile a meno di 30 dollari), l’anno scorso l’economia russa ha registrato una contrazione di appena il 3,7% e l’occupazione è rimasta stabile. Ora, però, l’economia sta ripartendo: le previsioni di crescita del PIL nel 2017 oscillano da un cauto 0,6% del governo (basato su un prezzo del greggio a 40 dollari al barile) ad un robusto +2,5% stimato da Goldman Sachs: per il 2018 si prevede inoltre un’ulteriore accelerazione.

Secondo Hugo Bain, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management, queste solide prospettive di crescita, una politica monetaria più accomodante, un tasso di cambio competitivo e le basse valutazioni azionarie fanno della Russia il luogo ideale in cui investire.

“Lo scenario ideale è quello nel quale il prezzo del petrolio di attesti in una forchetta compresa tra i 45 e i 65 dollari al barile nel prossimo futuro. Un livello sufficiente a sostenere una discreta crescita economica, ma abbastanza basso da garantire una certa prudenza fiscale e l’impegno ad attuare le riforme” fa sapere Hugo Bain.

Nel frattempo, gli investitori, basandosi su un’economia in ripresa e su un tasso di cambio competitivo, sono tornati ad apprezzare le opportunità offerte dalla Russia. Da inizio anno il mercato azionario russo è salito di quasi il 35% in valuta locale ma le valutazioni e il dividend yield restano comunque estremamente allettanti. L’indice di Mosca MICEX viaggia attualmente ad un rapporto prezzo utili (p/e) di 9,8 e mostra un dividend yield del 5,8% contro, rispettivamente, il 24,8 e il 2,0% dell’indice S&P500 di Wall Street.

Insomma, è un buon momento per investire sul mercato russo. I bilanci aziendali sono sani, anche se le eccezioni non mancano, soprattutto nel settore energetico, che presenta un indebitamento più elevato compensato, tuttavia, da un ingente flusso di cassa disponibile (free cash flow): e, se le previsioni sul prezzo del petrolio saranno confermate, anche le imprese del settore energetico potranno ridurre l’esposizione debitoria.

“L’economia interna gode di buone prospettive nonostante le tensioni politiche con l’Occidente” puntualizza Hugo Bain, secondo il quale, finché il petrolio resterà al di sopra dei 40 dollari al barile, la ripresa economica accompagnata da una linea monetaria più accomodante dovrebbe sostenere i prezzi degli asset russi. “Il mercato azionario russo nonostante il recente rialzo resta pertanto attraente almeno fino ai Mondiali di calcio e alle elezioni presidenziali del 2018” conclude Hugo Bain.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pictet Asset Management


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