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Perché preferire il credito USA e la diversificazione dell’oro

La prospettiva di una inclinazione dei tassi americani rende i titolo di stato USA meno interessanti e fa preferire il credito USA (obbligazioni societarie).

28 Settembre 2016 10:29
financialounge -  mercati obbligazionari Richard Turnill titoli di stato USA

“I titoli di stato USA a più a scadenza conservano ancora un ruolo importante (in particolare quello di tamponare le volatilità di portafoglio in caso di turbolenze di mercato), tuttavia gli investitori devono sapere che il costo di questa ‘assicurazione’ è elevato in funzione del beneficio per la diversificazione” spiega Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist nel suo commento settimanale dal titolo “Rethinking the role of Treasuries”.

Lo strategist, anche per questo, preferisce le obbligazioni societarie e municipali a breve termine e, nel complesso, è favorevole ai mercati del credito (obbligazioni societarie USA) e, inoltre, ricerca altri strumenti di diversificazione del portafoglio come l'oro.
L’analisi di Richard Turnill parte dalla constatazione che i rendimenti a lungo termine stanno iniziando a salire e ora cominciamo a delineare una curva dei rendimenti più ripida nel prossimo futuro con, in parallelo, un'espansione fiscale a livello globale, sebbene le banche centrali abbiano ancora la possibilità di limitare eventuali aumenti di rendimento indesiderati.

“Le principali banche centrali stanno mostrando una maggiore tolleranza a far crescere l'inflazione, e la Fed, in particolare, ha adottato un approccio moderato nell’aumentare i tassi” specifica Richard Turnill che poi aggiunge: “Le banche centrali sembrano comprendere i limiti circa l'efficacia dello straordinario allentamento monetario, come è stato peraltro evidente nel cambiamento annunciato della Bank of Japan (BoJ ) la scorsa settimana nel dichiarare l’obiettivo di inclinare la curva dei rendimenti giapponesi”.
Secondo Richard Turnill , in questo contesto, i Treasury USA risultano sempre meno attraenti per gli investitori non statunitensi. Per questi ultimi, infatti, l'aumento dei costi di copertura valutaria sta azzerando di fatto l'extra rendimento che i titoli del Tesoro USA offre loro.

“Infine, le obbligazioni tendono ad avere correlazioni più elevate con il mercato azionario durante i periodi in cui i mercati sono preoccupati per l’aumento dei tassi da parte della Fed, danneggiando il loro tradizionale ruolo di strumenti per la diversificazione di portafoglio. Questo rappresenta un rischio nelle scelte di investimento in vista della prossima riunione di dicembre della banca centrale americana” conclude Richard Turnill.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da BlackRock
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