La “pancia” batte l'algoritmo

La sensibilità a quello che arriva dalla pancia è un forte indicatore del successo nel trading. In altre parole, i trader dotati di una particolare sensibilità chiamata enterocettiva, vale a dire la capacità di intercettare i segnali che arrivano dalle viscere, fanno più soldi e sopravvivono più a lungo (come trader ovviamente) nei mercati in preda alle convulsioni.

La scoperta è stata fatta dalla Cambridge University dopo una ricerca condotta sul comportamento su 18 trader di hedge fund, i cui risultati sono stati pubblicati sullo Scientific Reports e ripresi anche dal Financial Times. Gli autori scrivono nelle conclusioni che i risultati della ricerca suggeriscono che ‘i segnali dal corpo’, il sentiment della pancia, il suo ‘sapere finanziario’ contribuiscono al successo sul mercato.

E aggiungono che i migliori trader umani, capaci di combinare pancia e cervello, possono fare meglio degli algoritmi dei computer. Per stabilire il livello di enterocezione, i ricercatori hanno misurato la capacità dei trader di contare i propri battiti cardiaci senza toccarsi il polso o altre parti del corpo.

I 18 volontari erano trader ad alta frequenza, gente che compra e vende contratti futures per un fondo basato a Londra che non viene nominato dalla ricerca, che è stata condotta alla fine della crisi del debito sovrano europeo. Gente che vive incollata agli schermi, tiene le posizioni per periodi molto brevi e riesce a prendere decisioni in una frazione di secondo grazie alla capacità di assimilare grandi quantità di informazioni e soprattutto riconoscere al voto gli ‘schemi’ dei prezzi.