Cina, l’economia sembra trovarsi in una posizione migliore del 2015

L’indice MSCI World in valuta locale, il paniere che riflette l’andamento delle Borse di tutto il mondo, segna un +2% da inizio anno. Tuttavia, mentre l’S&P500 di Wall Street mostra un +6,7% altri listini azionari di primaria importanza sono in profondo rosso. Tra le borse che hanno sofferto di più dall’inizio dell’anno, oltre a Piazza Affari (-21%) e Tokyo (-12,5%), figurano le azioni cinesi (indice Shanghai Composite: -15%). Su questi titoli ha inciso la decisione di MSCI International di non includerli per altri 12 mesi nel paniere principale (MSCI World), il che ha causato vendite nei portafogli dei grandi investitori internazionali.

Ma, ancora di più, sembrano aver avuto un impatto non secondario le preoccupazioni in merito agli sviluppi economici in Cina.

Preoccupazioni che Michael Lai, responsabile delle strategie azionarie Cina e Asia-Pacifico di GAM, non condivide, dichiarandosi costruttivo sull’azionario cinese: dal suo punto di vista, infatti, l’economia nazionale sembra trovarsi in una posizione leggermente migliore rispetto all’anno scorso. Lo strategist, in particolare, è focalizzato sui titoli quality growth e sulle compagnie capaci di ottimizzare e incrementare i flussi di cassa.

“Dal nostro punto di vista, rimarremo fedeli al nostro stile d’investimento e qualora le società dovessero sorprendere al rialzo durante la stagione dei resoconti intermedi di gestione, soprattutto dato il livello di attese molto basso, saremo in grado di trarne vantaggio o di partecipare in una qualche misura grazie al nostro posizionamento” spiega Michael Lai, che rivela un incremento dell’esposizione verso compagnie dei settori materials e verso i titoli ciclici, cioè dove lo strategist ha riscontrato i miglioramenti più significativi nei flussi di cassa. Michael Lai è inoltre particolarmente attento alle imprese che, sulla scia del drastico taglio dei costi, stanno mostrando significativi miglioramenti gestionali.