Brexit

Referendum Brexit il giorno dopo: istruzioni per l'uso

27 Giugno 2016 00:05

financialounge -  Brexit oro Regno Unito Unione europea volatilità
ente lo sappiamo e abbiamo la risposta all'interrogativo che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per sei mesi e ha mandato i mercati finanziari sulle montagne russe. Ma ora che fare? Quale bussola deve guardare l'investitore e il risparmiatore per riprendere la navigazione in questo turbolento 2016 dopo che è stata rimossa una delle principali incertezze incombenti?

Secondo gli esperti, shock come quello vissuto nei giorni scorsi sui mercati finanziari sono l'occasione per fare un bel tagliando, come il check up che i medici raccomandano intorno alla cinquantina anche a chi è sano come un pesce. Ma il tagliando, prima ancora che al portafoglio dei propri asset, va fatto innanzitutto al risparmiatore, per misurare la sua tolleranza appunto agli shock.

È come misurarsi la pressione, meglio farlo prima che dopo aver avuto un incidente di percorso. Per l'investitore misurare la pressione vuol dire capire, ovviamente con l'aiuto di un consulente, quale è la soglia del dolore oltre la quale non si riesce a resistere. Dipende dalla personalità ma anche dalla disponibilità finanziaria. Se il dolore diventa acuto quando si va sotto del 5% e magari domani è atteso un evento che se si realizzasse, anche se improbabile, potrebbe farti soffrire del 15% o magari anche del 20%, bene, allora forse è meglio alleggerirsi, stare alla finestra e rientrare quando il quadro è più chiaro.

Perchè il consulente? Perchè prima ancora che come consigliere a cui rivolgersi per decidere cosa è meglio eventualmente comprare, è la persona più competente per misurare la tua soglia del dolore, vale a dire il profilo di rischio. È il suo mestiere, e lo sa fare sicuramente meglio dei software dell'home banking con le domandine, dove si possono raccontare bugie anche a se stessi.

Nel lungo termine lo shock della Brexit può anche rivelarsi salutare, ma oggi è sicuramente presto per dirlo. La volatilità sui mercati è destinata a restare alta, i beni rifugio tradizionali non rifugiano più da niente, con i bund a 10 anni che si fanno pagare per tenerli in portafoglio e magari generano anche una perdita se prima o poi i tassi risalgono. Per chi ha la pressione alta e vuol stare lontano dagli shock magari un po' d'oro in portafoglio potrebbe non guastare, non rende niente ma non costa neanche niente tenerlo in portafoglio, è un asset fisico durevole, con forse qualche buona probabilità di rivalutarsi se si va avanti con questa volatilità estrema.

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