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Anna Maria Lusardi

Alfabetizzazione finanziaria, l’Italia assomiglia ai BRICS

15 Giugno 2016 09:20
financialounge -  Anna Maria Lusardi BRICS Carlo Benetti diversificazione educazione finanziaria GAM italia
Dal punto di vista della alfabetizzazione finanziaria, l’Italia assomiglia ai BRICS.

A sostenerlo è, indirettamente, Anna Maria Lusardi, Direttrice del Global Financial Literacy Excellence Center (GFLEC), secondo la quale «tra le economie avanzate l’Italia è il paese con il più basso livello di alfabetizzazione finanziaria: soltanto il 37% degli italiani conosce tre dei quattro concetti fondamentali della finanza, cioè una via di mezzo tra il livello del Brasile, il cui livello della conoscenza finanziaria è al 35%, e il Sud-Africa (42 per cento)».

C’è un aspetto nell’indagine condotta dal GFLEC che interpella direttamente la gestione del risparmio, cioè il concetto contro-intuitivo della diversificazione degli investimenti. Scrive Lusardi che «è proprio la conoscenza relativa alla diversificazione del rischio che differenzia di più i Paesi. Mentre in Germania, Olanda o Svezia, più del 70% della popolazione sa rispondere correttamente alla domanda relativa alla diversificazione dei rischio, solo il 40% degli italiani risponde correttamente, in linea con Paesi come la Grecia (36%) o la Tunisia (37%)».

Si tratta di un aspetto che coinvolge, in termini di responsabilità diversi attori: dalla stampa specializzata alle banche, dall’industria del risparmio gestito ai singoli professionisti che sono i più prossimi al risparmiatore. “Affidarsi ad un esperto è il primo, importante passo che tiene insieme tre ingredienti essenziali: l’esigenza di pianificare correttamente le necessità finanziarie della famiglia nel lungo periodo, la consapevolezza di una complessità che rende impossibile il fai da te, la fiducia in un professionista che abbia a cuore non solo il patrimonio ma anche le emozioni del risparmiatore” puntualizza Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, nell’Alpha e iI Beta del 13 giugno.

Quest’ultimo aspetto (la fiducia nel consulente, ndr) è centrale in quanto l’illusione della conoscenza è pericolosa nel progresso scientifico come nella più prosaica gestione dei propri risparmi. I mercati finanziari conoscono frequenti episodi di volatilità, i rendimenti strutturalmente modesti e le brusche escursioni dei listini fanno della fiducia nelle competenze di un professionista la corda che «impedisce ad Ulisse di buttarsi in mare verso le sirene».

“Su questo aspetto fondamentale GAM cerca di fare la sua parte. Il Laboratorio di Economia Sperimentale GAM Italia – Ca’ Foscari, in stretta collaborazione con ANASF, sta per avviare una ricerca sulle dinamiche che generano e rinsaldano la fiducia tra un risparmiatore e un professionista. I risultati della ricerca forniranno a consulenti, banker e professionisti del settore conoscenze ed informazioni utili per affinare modelli di servizio, stili di relazione, strumenti di gestione” ricorda Carlo Benetti.
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