petrolio
Shale Oil: la strage dei 77
18 Maggio 2016 09:06

tasette. È il numero delle compagnie energetiche nord americane che hanno dichiarato fallimento dall’inizio del 2015 ad oggi a causa della guerra dei prezzi iniziata dai sauditi e da altri produttori a metà del 2014.
L’ultima vittima della strage è SandRidge Energy, un pioniere del boom dello shale oil americano un tempo beniamina di Wall Street. Il produttore di petrolio basato a Oklahoma ha dichiarato fallimento lunedì 16 maggio, portando in un tribunale americano la quinta bancarotta energetica in cinque giorni.
Solo da inizio anno sono ben 175 i produttori di oil & gas in giro per il mondo ad essere a rischio fallimento mentre almeno altre 160 sono nell’anticamera. Molte sono americane. Finora non ha aiutato il rimbalzo del prezzo del barile che ha superato all’inizio della settimana i 47 dollari dopo il minimo di 13 anni a 26 dollari toccato a metà febbraio. Per molti produttori USA il rimbalzo, ammesso che duri, non è stato abbastanza forte e soprattutto è arrivato troppo tardi.
L’ultima vittima della strage è SandRidge Energy, un pioniere del boom dello shale oil americano un tempo beniamina di Wall Street. Il produttore di petrolio basato a Oklahoma ha dichiarato fallimento lunedì 16 maggio, portando in un tribunale americano la quinta bancarotta energetica in cinque giorni.
Solo da inizio anno sono ben 175 i produttori di oil & gas in giro per il mondo ad essere a rischio fallimento mentre almeno altre 160 sono nell’anticamera. Molte sono americane. Finora non ha aiutato il rimbalzo del prezzo del barile che ha superato all’inizio della settimana i 47 dollari dopo il minimo di 13 anni a 26 dollari toccato a metà febbraio. Per molti produttori USA il rimbalzo, ammesso che duri, non è stato abbastanza forte e soprattutto è arrivato troppo tardi.
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