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Columbia Threadneedle Investments

Obbligazioni, perché preferire i corporate bond ai governativi

23 Marzo 2016 09:16
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments corporate bond David Oliphant Jim Cielinski mercati obbligazionari
Dopo le ultime decisioni annunciate dalla BCE (giovedì 10 marzo) e dalla Federal Reserve americana (il 16 marzo), i tassi di interesse dei titoli di stato dei paesi sviluppati si sono ulteriormente ristretti. Per esempio, osservando i governativi scadenza 2021, si nota che il BTP rende lo 0,3%, l’omologo spagnolo lo 0,4%, quello di uguale durata del Regno Unito lo 0,9%, e il Treasury USA quinquennale l’1,4%: in territorio negativo invece i titoli di stato a 5 anni di Germania (-0,3%), Francia (-0,17%), Giappone (-0,22%) e Svizzera (-0,84%).

“Al momento, le politiche monetarie nelle economie sviluppate rimangono nettamente favorevoli ai mercati creditizi e riteniamo che la situazione non cambierà nei prossimi trimestri. Anche se si discute delle tempistiche e dell'entità dei futuri rialzi dei tassi sui federal fund americani, questi ultimi dovrebbero essere considerati come un passaggio da una politica monetaria estremamente espansiva a una solo accomodante, ma di certo non restrittiva. Infatti, la traiettoria degli innalzamenti dei tassi attualmente prevista dal mercato è decisamente modesta rispetto ai parametri storici” fanno sapere Jim Cielinski, Responsabile reddito fisso globale di Columbia Threadneedle, e David Oliphant, Direttore esecutivo, Reddito fisso di Columbia Threadneedle.

Inoltre, mentre la Banca centrale europea ha recentemente ampliato le proprie misure di stimolo per raggiungere il target d'inflazione del 2%, la Banca d'Inghilterra sembra ansiosa di prendere le distanze dal ciclo dei tassi statunitense e non dovrebbe modificare la sua politica monetaria prima della seconda metà del 2016.

“Le valutazioni del mercato sono senz'altro più allettanti che non agli inizi del 2015. In termini di spread (extra rendimento rispetto ai titoli governativi di pari durata, ndr), ad esempio, le obbligazioni societarie investment grade statunitensi sono divenute molto più vantaggiose, pressoché nella misura di una deviazione standard rispetto ai parametri storici” sottolineano i due manager secondo i quali se è vero che questo lungo ciclo del credito societario sta per concludersi, è altrettanto vero che non è ancora giunto al termine.

“A fronte di tassi d'interesse negativi, di una ripresa economica incerta e del pericolo di deflazione, ci aspettiamo che la domanda di obbligazioni societarie rimanga nel complesso stabile. Le politiche monetarie in Europa sono diverse e gli extra-rendimenti saranno contenuti, ma dovrebbero essere positivi. Siamo più ottimisti riguardo ai rendimenti delle obbligazioni societarie rispetto a quelli dei titoli di Stato” concludono Jim Cielinski e David Oliphant.
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