Trump Presidente: fuga da Wall Street

amano già la nuova “big short”, la grande scommessa al ribasso: vendere allo scoperto l’azionario USA nell’ipotesi che alla fine Donald Trump riesca a entrare alla Casa Bianca. Dopo le primarie del super Tuesday si avvicina la possibilità di una corsa a due tra HRC (Hillary Clinton) e The Donald. E qualche investitore ha iniziato a mettersi “corto” (short, al ribasso) su Wall Street.

Il calcolo è semplice: Trump presidente vuol dire guerre commerciali con il resto del mondo, con danni all’economia e volatilità che si impenna sui mercati. “Trump rappresenta l’incubo dell’investitore” ha detto a Reuters il manager di hedge fund Douglas Kass, che ha incrementato la sua posizione al ribasso sull’azionario Usa proprio dopo il rafforzamento di Trump alle primarie. Trump è considerato un pericoloso isolazionista in un mondo sempre più interconnesso e anche un personaggio ostile alla corporate America, soprattutto dopo la sua presa di posizione contro Apple nella disputa con l’FBI.

Un altro fund manager, Phil Orlando, dice sempre a Reuters che i timori politici personificati da Trump lo hanno indotto a ridurre l’esposizione sull’azionario USA sin da metà gennaio. E non solo fuga dall’azionario, ma una vera e propria fuga fisica dagli Stati Uniti è quella che ipotizza in copertina il Daily News sotto il titolone “Facciamo emigrare l’America”, invece dello slogan di Trump “Facciamo tornare grande l’America”. Secondo il giornale non sono solo le schiere di liberal che sono pronte a preparare passaporti e valige nella disgraziata (per loro) ipotesi di Trump presidente, ma anche molte personalità dello spettacolo e perfino alti esponenti del partito repubblicano. Il giornale si diverte anche a stilare un elenco delle destinazioni possibili della nuova ondata migratoria, dall’Ecuador poco caro ma poco confortevole a Singapore, che costa un po’ di più ma vanta il miglior sistema sanitario del mondo.