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Innovazione tecnologica, più attive le industrie votate all’export

24 Febbraio 2016 09:12
financialounge -  esportazioni indice Ifiit innovazione settore aeronautico settore automobilistico settore biotech settore della difesa
Un aumento della propensione ad investire tra le industrie più esposte sul lato delle esportazioni (in particolare verso l’area del Nord-America, Messico compreso) e una contestuale contrazione tra le piccole e le medie imprese più sensibili alla ripresa dei consumi interni.

È uno dei maggiori dati che emergono dall’analisi mensile dell’Indice di Fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica (Ifiit), accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico e l’Agenzia dell’Innovazione, che a febbraio si è attestato a 35,2 punti, leggermente al di sotto dei 35,50 punti del mese precedente.

Tra i comparti dove la propensione ad investire resta sostenuta anche per rinforzare la competitività e la qualità produttiva figurano difesa, automotive, aeronautica, e biotech. I settori metalmeccanico, moda e quello del legno-arredamento, cioè i segmenti manifatturieri più rappresentativi del made in Italy, mostrano invece ancora una propensione all’innovazione tecnologica in linea con l’indice generale mentre qualche segnale di recupero si registra all’interno del comparto agro-alimentare, in particolare nelle regioni del Centro e del Centro-Nord, e, in seconda battuta, in alcune aree del meridione. Risulta invece invariata la propensione del segmento bancario-assicurativo, tranne alcune eccezioni di massima spinta sull’innovazione IT mentre poco sotto la media di mercato si posizionato i comparti tessile e della chimica: fanalini di coda restano infine i settori del commercio, dell’edilizia e del turismo.

Da segnalare infine che il 73% degli imprenditori intervistati segnala che il differenziale tra l’esperienza digitale italiana e quella degli altri paesi più industrializzati resta ancora ampio.
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