Fondi, a novembre spazio a flessibili, azionari e bilanciati

Flussi leggermente inferiori rispetto a quelli di ottobre ma sempre in territorio ampiamente positivo: in base ai dati mensili appena diramati da Assogestioni, la raccolta netta mensile dell’industria italiana del risparmio gestito a novembre si è posizionata a 4,1 miliardi contro i 5 miliardi del mese precedente.

Le famiglie italiane hanno preferito i fondi comuni (3,3 miliardi) alle gestioni di portafoglio (800 milioni) e, tra i fondi, quelli flessibili (2,3 miliardi), quelli azionari (966 milioni), e quelli bilanciati (448 milioni). Al contrario, continua la disaffezione del pubblico verso i fondi obbligazionari: dopo i deflussi di ottobre (-1,3 miliardi), bis a novembre (-965 milioni).

Secondo gli addetti ai lavori, questa tendenza dovrebbe proseguire anche nel 2016: a meno di particolari tensioni internazionali (come, per esempio, quelle sperimentate in estate con la crisi cinese), i deflussi dai fondi obbligazionari dovrebbero proseguire e, in parallelo, continuare le sottoscrizioni verso i fondi flessibili, azionari e bilanciati. D’altra parte, il patrimonio di tutti i fondi obbligazionari della clientela italiana valgono il 41,3% del totale (per un controvalore di 351,5 miliardi): i flessibili non vanno oltre il 24% (204,4 miliardi), gli azionari si fermano al 22% (187,6 miliardi) e i bilanciati toccano l’8 per cento (67,9 miliardi).