Global Fixed Income Opportunities Fund
Global Fixed Income Opportunities Fund - 30 novembre 2015
16 Dicembre 2015 10:41
Rassegna di mercato
Il mese di novembre è stato dominato dalle attese circa le decisioni delle banche centrali e dalle dichiarazioni in vista dei prossimi incontri di politica monetaria che si terranno a dicembre. Secondo le previsioni la Fed dovrebbe alzare i tassi in occasione del meeting di dicembre del Fomc e la Bce dovrebbe adottare ulteriori misure di stimolo. Pertanto i rendimenti Usa sono aumentati e il dollaro si è rafforzato, mentre i rendimenti dei titoli di Stato europei sono diminuiti e l’euro si è indebolito. A novembre si è assistito a una normalizzazione delle condizioni finanziarie su scala globale, con conseguente miglioramento generalizzato dei prezzi degli attivi globali: segno questo che il mercato non è preoccupato dal primo rialzo dei tassi in nove anni e si aspetta che la Fed proceda in modo molto graduale.
Principali variazioni della strategia nel mese di novembre
1. L’esposizione creditizia complessiva (in termini di spread duration) è stata ampliata da 3,81 a 4,09.
2. La duration complessiva è aumentata da 2,59 a 2,92 anni.
3. Nella componente valutaria le variazioni di maggior rilievo hanno riguardato l’aumento dell’esposizione al dollaro Usa – passata dal 101,01% al 102,16% – e la riduzione della posizione sulla sterlina britannica dall’1,39% allo 0,91%.
Consulta la gallery per maggiori informazioni legate al comparto
[tooltip-fondi codice_isin="lu0694238766"]Guarda la preview del fondo[/tooltip-fondi] o consuta la scheda completa.
ARTICOLO AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONISTI E QUALIFICATI.
Tutti gli investimenti comportano dei rischi, tra cui la possibile perdita del capitale. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore/autori alla data di pubblicazione del documento e possono variare in qualsiasi momento a causa di cambiamenti del mercato o delle condizioni economiche. Tutte le informazioni concernenti, i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sui risultati della ricerca, delle analisi e delle opinioni dell’autore/autori. Pertanto, talune conclusioni sono anche di natura speculativa e potrebbero quindi non realizzarsi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Tutti gli investimenti comportano rischi, tra cui la possibile perdita del capitale.
Il mese di novembre è stato dominato dalle attese circa le decisioni delle banche centrali e dalle dichiarazioni in vista dei prossimi incontri di politica monetaria che si terranno a dicembre. Secondo le previsioni la Fed dovrebbe alzare i tassi in occasione del meeting di dicembre del Fomc e la Bce dovrebbe adottare ulteriori misure di stimolo. Pertanto i rendimenti Usa sono aumentati e il dollaro si è rafforzato, mentre i rendimenti dei titoli di Stato europei sono diminuiti e l’euro si è indebolito. A novembre si è assistito a una normalizzazione delle condizioni finanziarie su scala globale, con conseguente miglioramento generalizzato dei prezzi degli attivi globali: segno questo che il mercato non è preoccupato dal primo rialzo dei tassi in nove anni e si aspetta che la Fed proceda in modo molto graduale.
Principali variazioni della strategia nel mese di novembre
1. L’esposizione creditizia complessiva (in termini di spread duration) è stata ampliata da 3,81 a 4,09.
2. La duration complessiva è aumentata da 2,59 a 2,92 anni.
3. Nella componente valutaria le variazioni di maggior rilievo hanno riguardato l’aumento dell’esposizione al dollaro Usa – passata dal 101,01% al 102,16% – e la riduzione della posizione sulla sterlina britannica dall’1,39% allo 0,91%.
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