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Idee di Investimento – Obbligazioni – 14 dicembre 2015
14 Dicembre 2015 10:33

ondo lo scenario economico di riferimento della Fed, la traiettoria di rialzo dei tassi ufficiali fino al 2018 inoltrato è coerente con la nostra tesi di «Nuova neutralità», secondo la quale il tasso ufficiale neutrale dovrebbe oscillare nel tempo in un intervallo fra il 2% e il 3% nominale e tra lo 0% e l’1% reale (al netto cioè dell’inflazione)” dichiara, nell’articolo “Portafogli, ecco le mosse giuste se inizia il rialzo dei tassi USA”, Richard Clarida, Economista e Managing Director di PIMCO, che dubita sul fatto che nei prossimi cinque anni il rendimento reale senza rischio della liquidità possa raggiungere l’1,5%: secondo Richard Clarida, gli investitori riusciranno probabilmente a guadagnare l’1,5% al netto dell’inflazione, ma solo assumendo un rischio di duration (scadenza media dei titoli obbligazionari in portafoglio), di credito (selezione accurata di emittenti obbligazionari societari), azionario o di volatilità.
Loredana La Pace, Country Head per l’Italia di Goldman Sachs Asset Management (GSAM), invece, se dovesse sintetizzare le raccomandazioni agli investitori per il 2016, racchiuderebbe il proprio pensiero in due concetti: un approccio pro-ciclico e la rigorosa selezione dei titoli in tutte le classi di attivo. Sono queste, per la manager, le chiavi del successo per un investitore proiettato alla ricerca di rendimento ma, al tempo stesso, consapevole dei rischi che dovrà necessariamente tollerare. “Anche per il 2016 i nostri temi d’investimento principali privilegiano in modo importante la selezione dei titoli, l’approccio strategico all’investimento basato sui fondamentali, senza tralasciare la rinnovata necessità di considerare in modo attivo la volatilità di mercato in un’ottica di ottimizzazione dei portafogli” puntualizza nell’articolo “Approccio pro-ciclico e selettività, le chiavi del successo 2016”, Loredana La Pace che, all’interno dell’Area dell’euro, ritiene vi sia valore nei titoli obbligazionari italiani e spagnoli, ove vi è spazio per un’ulteriore compressione degli spread mentre è necessario essere selettivi nei mercati del credito. “Pertanto, anche se riteniamo che il recente allargamento degli spread sia eccessivo dal punto di vista dei fondamentali, nel mercato attuale la selezione dei titoli è la chiave, sia nel breve termine a livello di performance di portafoglio, sia quando le condizioni saranno meno favorevoli” puntualizza Loredana La Pace.
E che le condizioni di mercato comincino già ad essere piuttosto povere di opportunità di investimento in ambito obbligazionario ne è fermamente convinto il team gestionale di ANIMA sgr secondo il quale la gestione attiva delle valute nei portafogli dei fondi obbligazionari flessibili che ne prevedano la possibilità, può rappresentare una significativa fonte di alpha (extra rendimento), alla luce di un mercato obbligazionario euro caratterizzato da tassi bassi e che dovrebbero stazionare sugli attuali livelli anche per i prossimi 12 mesi. In tema più strettamente obbligazionario, il team ha deciso di riproporre il posizionamento neutrale sull’area Core della zona euro, all’interno della quale resta l’interesse sui titoli con scadenza compresa tra 5-10 anni e per i titoli indicizzati all’inflazione di Germania e Francia, e un sottopeso sui paesi semicore come Belgio, Austria e Olanda. Rinnovato anche il modesto sovrappeso sui titoli di stato italiani, con una preferenza per il tratto di curva 5-15 anni e, in misura minore, per gli inflation linked. Allargando l’orizzonte al resto del mondo, la stabilizzazione dell’economia cinese sta contribuendo a rendere di nuovo interessanti alcune valute asiatiche. Il team gestionale di ANIMA ha quindi provveduto, come argomentato nell’articolo “Portafogli obbligazionari, una spinta dalla gestione attiva delle valute”, all’interno dei fondi obbligazionari flessibili, a ricostruire la posizione corta (ribassista) di euro verso un paniere (rialzista) di valute, anche emergenti come il peso messicano, rublo e rupia indiana.
Restando in tema di valute emergenti, Enzo Puntillo, Responsabile obbligazionario di GAM, nell’articolo “Debito emergente, tutte le occasioni in valuta locale” ha invece precisato: “Tra gli Emergenti, preferiamo le valute di quei Paesi che hanno già ampiamente ribilanciato le loro economie, per esempio nell’Est Europa, così come Messico, India e Cile. Al contrario, evitiamo le valute dei Paesi che sono ancora lontani da un efficace processo di ribilanciamento, come, ad esempio, la Turchia”. Il manager , inoltre, per quanto riguarda il debito sovrano, ha da poco puntato su alcune obbligazioni di alta qualità in mercati emergenti selezionati. “Di recente abbiamo aumentato il peso sul Messico che, nel terzo trimestre, ha vissuto un violento sell-off (vendita di titoli sul mercato senza limitazione di quantità e di prezzo): i bond messicano a 30 anni rendono ora circa il 5,5%. Abbiamo inoltre acquistato obbligazioni brasiliane inflation linked (indicizzate all’inflazione): bond che pagano un rendimento reale (al netto dei prezzi al consumo) intorno al 7%, mentre il tasso d’inflazione è intorno al 9-10%” ha concluso Enzo Puntillo.
Loredana La Pace, Country Head per l’Italia di Goldman Sachs Asset Management (GSAM), invece, se dovesse sintetizzare le raccomandazioni agli investitori per il 2016, racchiuderebbe il proprio pensiero in due concetti: un approccio pro-ciclico e la rigorosa selezione dei titoli in tutte le classi di attivo. Sono queste, per la manager, le chiavi del successo per un investitore proiettato alla ricerca di rendimento ma, al tempo stesso, consapevole dei rischi che dovrà necessariamente tollerare. “Anche per il 2016 i nostri temi d’investimento principali privilegiano in modo importante la selezione dei titoli, l’approccio strategico all’investimento basato sui fondamentali, senza tralasciare la rinnovata necessità di considerare in modo attivo la volatilità di mercato in un’ottica di ottimizzazione dei portafogli” puntualizza nell’articolo “Approccio pro-ciclico e selettività, le chiavi del successo 2016”, Loredana La Pace che, all’interno dell’Area dell’euro, ritiene vi sia valore nei titoli obbligazionari italiani e spagnoli, ove vi è spazio per un’ulteriore compressione degli spread mentre è necessario essere selettivi nei mercati del credito. “Pertanto, anche se riteniamo che il recente allargamento degli spread sia eccessivo dal punto di vista dei fondamentali, nel mercato attuale la selezione dei titoli è la chiave, sia nel breve termine a livello di performance di portafoglio, sia quando le condizioni saranno meno favorevoli” puntualizza Loredana La Pace.
E che le condizioni di mercato comincino già ad essere piuttosto povere di opportunità di investimento in ambito obbligazionario ne è fermamente convinto il team gestionale di ANIMA sgr secondo il quale la gestione attiva delle valute nei portafogli dei fondi obbligazionari flessibili che ne prevedano la possibilità, può rappresentare una significativa fonte di alpha (extra rendimento), alla luce di un mercato obbligazionario euro caratterizzato da tassi bassi e che dovrebbero stazionare sugli attuali livelli anche per i prossimi 12 mesi. In tema più strettamente obbligazionario, il team ha deciso di riproporre il posizionamento neutrale sull’area Core della zona euro, all’interno della quale resta l’interesse sui titoli con scadenza compresa tra 5-10 anni e per i titoli indicizzati all’inflazione di Germania e Francia, e un sottopeso sui paesi semicore come Belgio, Austria e Olanda. Rinnovato anche il modesto sovrappeso sui titoli di stato italiani, con una preferenza per il tratto di curva 5-15 anni e, in misura minore, per gli inflation linked. Allargando l’orizzonte al resto del mondo, la stabilizzazione dell’economia cinese sta contribuendo a rendere di nuovo interessanti alcune valute asiatiche. Il team gestionale di ANIMA ha quindi provveduto, come argomentato nell’articolo “Portafogli obbligazionari, una spinta dalla gestione attiva delle valute”, all’interno dei fondi obbligazionari flessibili, a ricostruire la posizione corta (ribassista) di euro verso un paniere (rialzista) di valute, anche emergenti come il peso messicano, rublo e rupia indiana.
Restando in tema di valute emergenti, Enzo Puntillo, Responsabile obbligazionario di GAM, nell’articolo “Debito emergente, tutte le occasioni in valuta locale” ha invece precisato: “Tra gli Emergenti, preferiamo le valute di quei Paesi che hanno già ampiamente ribilanciato le loro economie, per esempio nell’Est Europa, così come Messico, India e Cile. Al contrario, evitiamo le valute dei Paesi che sono ancora lontani da un efficace processo di ribilanciamento, come, ad esempio, la Turchia”. Il manager , inoltre, per quanto riguarda il debito sovrano, ha da poco puntato su alcune obbligazioni di alta qualità in mercati emergenti selezionati. “Di recente abbiamo aumentato il peso sul Messico che, nel terzo trimestre, ha vissuto un violento sell-off (vendita di titoli sul mercato senza limitazione di quantità e di prezzo): i bond messicano a 30 anni rendono ora circa il 5,5%. Abbiamo inoltre acquistato obbligazioni brasiliane inflation linked (indicizzate all’inflazione): bond che pagano un rendimento reale (al netto dei prezzi al consumo) intorno al 7%, mentre il tasso d’inflazione è intorno al 9-10%” ha concluso Enzo Puntillo.
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