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Davide Marchesin

Settore bancario italiano, scelta vincente anche per il 2016

1 Dicembre 2015 10:34
financialounge -  Davide Marchesin GAM italia portogallo settore bancario spagna
Nonostante un ragguardevole +35% messo a segno da inizio anno, il settore bancario italiano ha margini di crescita anche per i prossimi 12 mesi. Soprattutto se la scelta sarà indirizzata verso gli istituti caratterizzati da redditività in graduale crescita e un modello di business che predilige il mercato interno.

Ne è convinto Davide Marchesin, Investment Manager di GAM, per il quale, inoltre, l’atteso consolidamento delle banche Popolari e la potenziale ripresa nel mercato immobiliare dovrebbero rappresentare un driver in più per una ulteriore rivalutazione del settore.

“Le banche del nostro paese restano attraenti, sebbene sia necessaria una selezione. Preferiamo istituti con una redditività in graduale crescita, supportate da più bassi rischi di credito e da una crescita nell’attività di prestito e delle commissioni, nonostante la generale pressione sui margini data dall’attuale contesto di tassi d’interesse. Il modello di business orientato al mercato interno dovrebbe proteggere queste banche dalla volatilità e dall’indebolimento dei fondamentali negli Emergenti e nei settori collegati all’energia. Inoltre, l’atteso consolidamento delle banche Popolari e la potenziale ripresa nel mercato immobiliare dovrebbero rappresentare un driver in più per un ulteriore re-rating del settore” spiega Davide Marchesin che resta invece leggermente più prudente sulle banche spagnole rispetto agli istituti di credito italiani perché le prime stanno ancora metabolizzando la bolla immobiliare e stanno affrontando il restringimento dei prestiti e dei margini di pressione per la concorrenza dei player più grandi.

Infine, secondo Davide Marchesin, se le banche greche sembrano aver probabilmente imboccato la strada giusta, tra i periferici europei, le banche portoghesi si trovano adesso all’ultimo posto. “Le banche portoghesi dovranno affrontare il processo di ricapitalizzazione nel 2016. Erano in attesa di un’opportunità migliore per l’emissione di azioni a causa di un sentiment negativo in seguito alla nazionalizzazione del Banco Espirito Santo. Ma adesso perfino Novo Banco, che contiene gli asset di buona qualità che prima erano del Banco Espirito Santo, è sottocapitalizzato. Le banche portoghesi sembrano in un ingorgo per l’aumento di capitale, giusto in attesa del momento buono per vendere le proprie azioni. Pensiamo che questo accadrà l’anno prossimo, dando inizio al lungo cammino di ripresa” conclude il manager.
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