debito pubblico

Azionario Giappone, profitti e governance lo rilanciano

11 Novembre 2015 10:25

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n 2014 sottotono, ma comunque positivo (+7 per cento la variazione in euro), l’azionario Giappone quest’anno è tornato a registrare performance (+20,4% al 6 novembre scorso) superiori all’indice della Borse mondiali (+11,4%), all’S&P500 di Wall Street (+13,6%) e allo Stoxx 600 europeo (+10,6%). Tenendo conto che anche nel 2013 la piazza finanziaria di Tokyo aveva registrato ottime performance (+22,9%), non stupisce che siano cominciati ad ingenerare timori, come peraltro per tutte le Borse, che i margini per un ulteriore allungo degli indici siano limitati se non, addirittura, inesistenti.

Non la pensa così Maria Paola Toschi, Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management, secondo la quale governance aziendali (cioè l’insieme delle regole che guidano le imprese) e profitti sostengono l’azionario Giappone rilanciandone le potenzialità anche per i prossimi mesi.

“Il mercato azionario giapponese evidenzia una serie di motivi di interesse. In primo luogo la politica di allentamento quantitativo della Banca centrale del paese potrebbe generare nuova liquidità, e, in parallelo, contribuire a indebolire lo yen e a spingere i margini e i profitti aziendali. In secondo luogo, gli utili societari mostrano ancora uno slancio positivo e, inoltre è in atto un cambiamento nella corporate governance aziendale: molte compagnie del Sol Levante mostrano molta più attenzione rispetto al passato alla trasparenza e al buon governo aziendale proiettando la priorità sulla remunerazione del capitale” fa presenta la strategist che poi ricorda come le società giapponesi siano peraltro ricche di liquidità: un elemento di rilievo al punto che potrebbe rappresentare una ricchezza in grado di ampliare le opportunità di crescita e di sviluppo aziendale.

Infine, sottolinea Maria Paola Toschi, il basso prezzo del petrolio è un’altra fonte di rafforzamento reddituale delle aziende (che pagano infatti meno l’energia di cui il paese è uno dei forti importatori mondiali) mentre il cambiamento di normativa relativo al fondo pensione statale giapponese (Gpif) e la maggiore esposizione verso i mercati azionari del fondo stesso dovrebbero contribuire ad alimentare afflussi di acquisto verso i mercati azionari e sulla Borsa di Tokyo più in particolare. La strategist, in ogni caso, rimane attenta all’evoluzione dell’economia e del contesto del paese: il Giappone deve infatti ancora affrontare problemi strutturali di rilievo come, in particolare, gli impatti derivanti dalle sfavorevoli dinamiche demografiche e l’elevato livello del debito.

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