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Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 31 ottobre 2015

9 Novembre 2015 17:55
financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund Morgan Stanley
• Una Banca Centrale Europea accomodante e una sempre più restrittiva Federal Reserve Usa hanno rassicurato i mercati azionari. La dichiarazione di ottobre da parte del Federal Open Market Committee (Fomc) ha alleviato i timori circa un impatto dell’indebolimento della crescita estera sugli Usa. I titoli azionari globali sono cresciuti, apprezzandosi del 2,4% (Msci Acwi in valuta locale), trainati dall’Eurozona (lo Eurostoxx ha segnato un rialzo del 5,6% in valuta locale) e dal Giappone (Topix in rialzo del 4,5% in valuta locale), la cui banca centrale avrebbe dovuto favorire misure di stimolo.

• Il dollaro ha guadagnato il 2,7% su base ponderata per gli scambi, i tassi Usa sono stati oggetto di forti vendite su tutta la curva, con i tassi biennali e decennali rispettivamente in salita di 13 e 12 punti base, e l’oro in discesa del 3,5% in base alla dichiarazione del Fomc. Tuttavia, i dati di una crescita contenuta hanno continuato a non essere all’altezza delle aspettative. La stagione degli utili del terzo trimestre ha evidenziato il perdurare di una crescita debole, dal momento che solo il 40% delle società ha superato le stime di crescita dei ricavi, nonostante l’espansione dei margini abbia contribuito per il 70% a superare le aspettative di crescita degli utili.

• Gli attivi dei mercati emergenti hanno conseguito performance deludenti, nonostante le avvisaglie di stabilizzazione della crescita locale. Le divise di questi paesi si sono deprezzate dell’1,8% (JP Morgan EMCI) e le azioni dei mercati emergenti hanno perso il 2,0% (Msci Em in dollari Usa). I settori azionari dell’energia e dei materiali a livello mondiale hanno sottoperformato.

• Nella seconda metà di ottobre, il comparto ha perso il 2,6%, dal momento che i guadagni ottenuti dalle posizioni lunghe direzionali nelle azioni globali e da una posizione lunga in azioni dell’Eurozona rispetto a quelle statunitensi sono stati compensati dalle perdite subite sulle posizioni lunghe nell’oro e nei titoli delle società di estrazione aurifera e nelle azioni dei mercati emergenti.

• Anche le posizioni corte coperte nelle società di raffinazione statunitensi e nei titoli globali del settore aerospaziale hanno penalizzato i risultati, al pari della posizione lunga nelle Banche retail europee rispetto ai listini azionari dell’Eurozona e a quelli statunitensi.

• Nelle ultime due settimane di ottobre abbiamo aggiunto una posizione lunga nei confronti dell’oro e nei titoli delle aziende di estrazione aurifera, e abbiamo chiuso le posizioni corte nel dollaro rispetto alle valute dei mercati sviluppati.

• Abbiamo anche ampliato le esposizioni nell’ambito del nostro tema della stabilizzazione in Cina, aumentando le posizioni lunghe coperte nelle azioni H cinesi e nelle banche cinesi, e con una posizione lunga nel peso messicano.

• È stata estinta la posizione lunga nelle Banche retail europee rispetto ai listini azionari dell’Eurozona e a quelli statunitensi, poiché aveva raggiunto il limite di stop loss.

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