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FF Global Dividend Fund

Idee di Investimento – Azioni – 12 ottobre 2015

12 Ottobre 2015 09:33
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“L’andamento dei mercati delle ultime settimane, i ribassi collegati allo scandalo nel settore automobilistico, i timori legati a Cina, Fed e altri fronti caldi, confermano il fatto che siamo in un contesto di rinnovata incertezza e instabilità che porterà a momenti di volatilità” puntualizza, nell’articolo “Come affrontare un contesto di rinnovata incertezza e instabilità”, Antonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management, secondo il quale l’investitore, anche in situazioni come queste, deve cercare di non farsi sopraffare dall’emotività, restando ancorato ai propri obiettivi di investimento e, grazie al proprio consulente finanziario, valutare se apportare aggiustamenti al proprio portafoglio.

Modifiche che possono essere adottate sia a livello macro (cioè a livello globale o per grandi aree geografiche) o anche a livello micro (per singola Borsa o settore). A livello macro, due opportunità sono rappresentate dal fondo [tooltip-fondi codice_isin="lu0605515377"]FF Global Dividend Fund[/tooltip-fondi] di Fidelity Worldwide Investment e dal comparto [tooltip-fondi codice_isin="lu0360483019"]MS INVF Global Brands[/tooltip-fondi] Fund di Morgan Stanley Investment Management (MSIM).

Il comparto [tooltip-fondi codice_isin="lu0605515377"]FF Global Dividend Fund[/tooltip-fondi] di Fidelity Worldwide Investment, com’è spiegato nell’articolo “Come continuare a fare meglio delle Borse mondiali”, dal suo lancio ha superato l’indice di mercato e anche tutti i fondi della categoria e, soprattutto, è riuscito a difendere il capitale investito meglio di qualunque altro fondo della categoria, registrando il minor drawdown (massimo ribasso) e mantenendo una volatilità inferiore sia rispetto all’indice che alla media del settore. Invece la tesi di investimento sottostante al [tooltip-fondi codice_isin="lu0360483019"]Global Brands Fund[/tooltip-fondi] è rimasta la stessa sin dal suo inizio: offrire un portafoglio concentrato di società di alta qualità con l’obiettivo di capitalizzare la ricchezza degli investitori nel lungo termine, cercando, al contempo, di preservare il capitale durante le fasi di ribasso dei mercati. Un comparto che, come rivelato nell’articolo “Il Global Brands Fund riapre alle sottoscrizioni” ha riaperto a nuove sottoscrizioni dopo che la capacity del fondo è ritornata disponibile alla strategia.

Anche per coloro che invece preferissero adottare scelte tattiche per singole Borse o settori, le opportunità non mancano. Tra queste figurano per esempio le strategie che includono, in un unico portafoglio sia posizioni long (rialziste) che short (ribassiste). “Analisi fondamentale e analisi tecnica sono due metodologie di analisi ampiamente diffuse e suscettibili di fornire risultati apprezzabili su un orizzonte temporale di medio periodo se bene interpretate. [tooltip-fondi codice_isin="lu1216084993"]Zest North America Pairs Relative[/tooltip-fondi] è un fondo market neutral (cioè con esposizioni in portafoglio rialziste e ribassiste che tendono ad equivalersi), e quindi meno influenzato nelle scelte di investimento derivanti da target sull’S&P500 di natura tecnica o fondamentale di quanto possano esserlo fondi long only (fondi direzionali, che puntano esclusivamente sul rialzo dell’indice sottostante) o flessibili dato il nostro livello di investito netto molto contenuto” sottolinea nell’articolo “Investire su Wall Street senza dipendere dal trend di Borsa” Pasquale Corvino, Gestore del fondo Zest North America Pairs Relative di Zest Asset Management.

Un approccio identico, ma orientato sulle Borse europee, adottato pure dal [tooltip-fondi codice_isin="lu0529497694"]JB Absolute Return Europe Equity Fund[/tooltip-fondi] di GAM che ha perfettamente centrato gli obiettivi nei suoi primi cinque anni di attività: al 30 settembre scorso, giorno in cui il fondo ha celebrato il suo quinto anniversario, ha registrato una performance del +20,1%, con una volatilità del 2,9%, dunque di gran lunga inferiore a quella dei mercati azionari. Il segreto del suo successo? “L’approccio di mercato di tipo pair trading neutrale rispetto ai settori. In linea con tale approccio, il fondo detiene varie coppie di azioni long/short dello stesso settore. Ogni azione che appare interessante (posizione long) viene contrapposta a un titolo relativamente poco interessante (posizione short)” spiega nell’articolo “Azionario Europa, partecipare ai rialzi ma con una bassa volatilità”, Andy Kastner, gestore del fondo, che riesce a raggiungere una neutralità di mercato investendo in coppie di azioni long/short dello stesso settore. Il fondo ha attualmente 45 coppie di scambi long/short e un’esposizione lorda del 70%. Il numero maggiore di coppie di scambi del fondo si trova nei settori della sanità, degli industriali e dell’information technology.

Un peso neutrale sulle azioni, ma con sovrappeso per quelle tedesche e svizzere suggerisce invece Anja Hochberg, CIO Europe & CH di Credit Suisse nell’articolo “Europa, predilezione per high yield e azioni tedesche e svizzere” mentre Tommaso Bonanata, gestore del comparto JB Africa Focus Fund di GAM, nell’articolo “Azionario Africa, sovrappeso in Egitto e sottopeso in Sudafrica” spiega che ha quaranta titoli di 10 diversi Paesi, sovrappesando l’Egitto e sottopesando Sudafrica e Nigeria.

Infine, se da un lato Christofer Chu, Fund Manager Asian Equities di Union Bancaire Privée (UBP) nell’articolo “Perché restiamo ottimisti sull’azionario asiatico”, articola le regioni in base alle quali mantiene una view positiva sulle Borse dell’Asia, a cominciare dalle valutazioni che sono tornate quasi ai livelli della crisi e sembrano ora scontare scarsa o nessuna crescita, dall’altro gli investitori possono ora puntare su un settore azionario innovativo.

Un settore capace di crescere nel prossimo decennio a un ritmo quattro volte superiore a quello dell’economia globale: la possibilità è permessa tramite il comparto Pictet-Robotics di Pictet Asset Management, uno dei primi fondi specializzati ad investire in robotica e tecnologie di intelligenza artificiale. Infatti, come argomentato nell’articolo “Megatrend, ora si può puntare anche sul settore della robotica” secondo la Pictet Asset Management Strategy Unit, il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity, il PIL reale globale nel corso dei prossimi 10 anni è stimato al 3% annuo. Boston Consulting Group stima invece che la crescita annuale composta nel settore della robotica possa essere pari al 10% annuo.
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