crescita economica
PMI industriali italiane, i 40 tributi che ostacolano la crescita
2 Settembre 2015 15:39

erando i cosiddetti tributi maggiori (cioè Ires, Irap, e Iva) e quelli minori (come, per citarne alcuni dei più conosciuti, la tassa sui rifiuti, quella sull’occupazione del suolo pubblico e l’imposta di bollo) sono 40 i tributi a cui ogni anno una piccola e media impresa deve adempiere e che, pertanto, ne ostacolano la crescita. Anche perché, a fronte di 40 tributi nominali, il numero annuo di adempimenti fiscali per evaderli correttamente può variare, a seconda del settore di competenza e del numero di addetti, da 92 a 251: si tratta di un numero che arriva quindi anche a superare addirittura il numero di giornate di lavoro di un intero anno. Il tutto ha, evidentemente, un rilevante impatto economico.
È stato calcolato che il tributo occulto di tutti questi adempimenti fiscali incide complessivamente sul segmento delle PMI italiane per qualcosa come 29,1 miliardi di euro: 25,4 miliardi a carico delle micro imprese e i restanti 3,2 miliardi che gravano invece sulle piccole aziende. Si tratta di circa due punti percentuali di PIL e questo rende l’idea di quanto tutto questo ostacoli la crescita delle PMI italiane e, a cascata, quella del nostro paese.
Anche perché, come fanno notare gli analisti, questo stato di cose, oltre a bruciare tempo e risorse per gli adempimenti burocratico-fiscali, toglie inevitabilmente risorse che le PMI potrebbero dedicare a ricerca e sviluppo. Secondo gli analisti, se fosse possibile recuperare almeno il costo occulto dei tributi che grava sulle sole imprese manifatturiere, si potrebbe ottenere una tesoretto di ben 3,8 miliardi di euro, cioè più di un terzo di quanto (10,5 miliardi) le PMI destinino ogni anno ai progetti di ricerca e sviluppo.
È stato calcolato che il tributo occulto di tutti questi adempimenti fiscali incide complessivamente sul segmento delle PMI italiane per qualcosa come 29,1 miliardi di euro: 25,4 miliardi a carico delle micro imprese e i restanti 3,2 miliardi che gravano invece sulle piccole aziende. Si tratta di circa due punti percentuali di PIL e questo rende l’idea di quanto tutto questo ostacoli la crescita delle PMI italiane e, a cascata, quella del nostro paese.
Anche perché, come fanno notare gli analisti, questo stato di cose, oltre a bruciare tempo e risorse per gli adempimenti burocratico-fiscali, toglie inevitabilmente risorse che le PMI potrebbero dedicare a ricerca e sviluppo. Secondo gli analisti, se fosse possibile recuperare almeno il costo occulto dei tributi che grava sulle sole imprese manifatturiere, si potrebbe ottenere una tesoretto di ben 3,8 miliardi di euro, cioè più di un terzo di quanto (10,5 miliardi) le PMI destinino ogni anno ai progetti di ricerca e sviluppo.
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