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Azionario Asia, cosa occorre sapere su Giappone, India e Cina

19 Agosto 2015 10:36
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L’Asia rappresenta una delle regioni con le migliori prospettive per gli investitori alla ricerca di opportunità. È tuttavia necessario affidarsi a gestori specializzati e, a seconda del mercato sottostante, saper osservare ed interpretare correttamente alcuni importanti sviluppi.

L’azionario giapponese, per esempio, è una delle prime scelte per Ernst Glanzmann, Investment Director di GAM. Secondo lo strategist, gli utili delle aziende nipponiche potrebbero spingersi verso nuovi massimi storici grazie sia a fattori interni (dati macroeconomici, incremento dei consumi sostenuto da livelli record del turismo in entrata, da salari più elevati e da maggiori spese per investimenti) e sia dalla combinazione favorevole di un rilancio dell’economia degli Stati Uniti e dei prezzi delle materie prime costantemente favorevoli che dovrebbero spingere l’economia globale verso una graduale riaccelerazione.

In India, invece, è possibile selezionare tra oltre 6.000 società quotate all’interno di numerosi settori. Madhav Bhaktuly, gestore del fondo GAM Star India Equity, ritiene che i tassi di penetrazione pro capite e per famiglia bassi in molte categorie e settori offrano un’occasione straordinaria per comprare titoli di imprese, in grado di generare valore nel lungo periodo. “Tali guadagni di lungo periodo, tuttavia, sono disponibili solo per gli investitori disposti a tralasciare la prospettiva di breve periodo, sia in caso di precipitazioni monsoniche, che di aumenti dei tassi d’interesse che di questioni politiche” sottolinea però il manager.

Per quanto riguarda la Cina, infine, è opportuno saper valutare le implicazioni positive che le riforme del paese potranno avere non tanto nel breve quanto nel medio e lungo termine. “Gli interventi del Governo, nonostante scelte politiche di breve termine sbagliate, come quelle che hanno provocato il sell-off di luglio sui mercati, testimoniano il desiderio cinese di implementare le riforme finanziarie e strutturali per dare una spinta alla crescita di lungo periodo” puntualizza infatti Michael Lai, Investment Director di GAM secondo il quale tali riforme si stano realizzando a un ritmo molto più sostenuto rispetto alle previsioni di molti.
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