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Guglielmo Di Gioia

Mercato valutario, buone opportunità all’orizzonte

7 Luglio 2015 14:40
financialounge -  Guglielmo Di Gioia mercati valutari Zest Asset Management
Da inizio anno l’esposizione valutaria ha permesso di ottenere interessanti guadagni. L’investimento in dollari USA, per esempio, si è rivalutato del 9,7%, quello in yen giapponesi del 6,1%, quello in franchi svizzeri del 14,4%, quello in sterline inglesi del 9,7% e quello in renminbi cinesi quasi del 10%. Certo, ci sono stati anche casi in cui le divise straniere hanno invece innestato la retromarcia come nel caso dei real brasiliani (-7,6%) e delle lire turche (-5,4%). Resta il fatto che, nei primi sei mesi del 2015, la diversificazione in valuta estera ha fornito in media un contributo positivo al portafoglio.

Una tendenza che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi come sostiene, specificandone le condizioni, Guglielmo Di Gioia, Portfolio Manager di Zest Asset Management e gestore del comparto Zest Dynamic Opportunities: “Nella prima settimana del mese di giugno, la storica posizione di portafoglio corta (ribassista) sul dollaro neozelandese (NZD) è stata chiusa con un profitto del 20% dall’estate del 2014. In termini di outlook, almeno nel breve periodo, l’evoluzione delle vicenda greca detterà i toni del mercato. Da questo punto di vista, il fondo manterrà un approccio relativamente opportunista, soprattutto rispetto all’allocazione azionaria. È ancora forse troppo presto per immaginare quale sia l’effettiva conclusione. Tuttavia, una volta trovata una soluzione, gli spread (gli extra rendimenti rispetto ai titoli di stato) del credito dovrebbero normalizzarsi, in funzione di una minore incertezza sul mercati. I tassi dovrebbero rimanere in ben definito trading range, oscillando tra impazienti ottimisti ed un numero di altri fattori calmieranti (dal rischio di un default governativo a quello di una economia mondiale a scartamento ridotto). Il comparto valutario potrebbe essere un settore interessante dove cercare nuove opportunità una volta che l’aleatorietà legata alla questione greca sarà rimossa dai mercati”.

Ma quali evoluzioni ci potrebbero essere nei cambi nei prossimi 6-12 mesi? Secondo il consenso dei principali analisti valutari, entro il primo trimestre del 2016, il dollaro USA, per esempio, potrebbe attestarsi a 0,96 (circa il 15 per cento in più rispetto agli attuali valori rispetto all’euro): la sterlina potrebbe invece apprezzarsi del 3%, lo yen e il renminbi del 16% mentre il franco svizzero sarebbe a rischio di arretramento di 7 punti percentuali.
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