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Bond, ora le opportunità d’investimento sono migliorate

29 Maggio 2015 09:39
financialounge -  BlackRock Fondi obbligazionari inflazione tassi di interesse
Dal -2,3% dei titoli di stato del Regno Unito fino al -5,1% dei governativi degli Stati Uniti, passando per il -4% dei bund tedeschi e del -4,5% dei titoli sovrani di tutto il mondo. Sono queste le performance, misurate in base agli indici JPMorgan Government bond index delle rispettive aree geografiche, registrate nell’ultimo mese, per la precisione dal 17 aprile al 20 maggio. Performance negative che certificano il rialzo dei tassi di interesse del mercato obbligazionario soprattutto nei titoli a medio e lungo termine. Non si è comunque assistito a un’ondata di vendite scatenata dal panico nel mercato obbligazionario, né si è avuta la sensazione di stazionare sull’orlo di un profondo deterioramento del credito.
Pertanto, se da un lato la correzione si è tradotta in perdite momentanee nei portafogli obbligazionari, dall’altro, nel breve periodo, i rendimenti più alti potrebbero attirare di nuovo gli investitori verso il mercato obbligazionario.

Attualmente, il rendimento dell’indice del credito europeo investment grade è pari a 1,2% rispetto al minimo di qualche settimana fa di 0,93%: sebbene non si tratti certo di un rendimento particolarmente allettante potrebbe essere visto bene , dal punto dei vista del carry trade (cioè di coloro che utilizzano l’extra rendimento rispetto ai governativi che rendono zero o sottozero) dal momento che l’inflazione è vicina allo zero in Europa e i tassi di interesse saranno stabili per un altro anno e mezzo
Negli Stati Uniti, questo segmento di mercato è ancora più interessante visto che offre ora un rendimento superiore ai tre punti percentuali, mentre quello degli high yield il rendimento dell'indice in questo momento è del 6,5%: in Europa l’indice high yield riconosce un rendimento medio del 4,7%.

Tenendo conto che il settore privato e aziendale sta mostrando un buon andamento sia nel Vecchio Continente che negli Stati Uniti, sembrerebbero quindi esserci le condizioni per riposizionarsi sul credito approfittando dei rendimenti più generosi, rispetto a un mese fa. Il team fixed income di BlackRock, tuttavia, preferisce mettere in guardia gli investitori: “Per il 2015, la combinazione del continuo bisogno di fonti di rendimento, una inflazione ancora smorzata e i rendimenti ai minimi (o, addirittura sottozero) per il reddito fisso di alta qualità per effetto delle politiche monetarie delle banche centrali europee e giapponesi, dovrebbe continuare a fornire supporti strutturali per il credito. Gli spread a questi livelli appaiono più o meno in linea con il punto in cui siamo del ciclo delle banche centrali. Tuttavia, nel breve termine, ci sentiamo di suggerire maggiore cautela agli investitori obbligazionari. Il positivo rendimento in eccesso da inizio anno rispetto ai governativi, soprattutto per quanto riguarda il segmento Investment grade negli Stati Uniti, potrebbe risultare vulnerabile al possibile rialzo dei tassi da parte della Fed”.
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