settore immobiliare

Acquisti immobiliari, uno su sei è per investimento

8 Aprile 2015 09:44

financialounge -  settore immobiliare tassi di interesse
ansazione immobiliare su sei ha come finalità quella dell’investimento.
È quanto emerge da un’analisi svolta dall’ufficio studi di un importante network immobiliare italiano sulla base delle compravendite effettuate dalle proprie agenzie affiliate in Italia, nel secondo semestre del 2014.
Dai dati raccolti ed elaborati, spicca infatti che il 16,2% degli acquisti sono stati conclusi da investitori, cioè da acquirenti che dichiarano di aver eseguito l’operazione in ottica di investimento: il quadro è completato dal 77,2% di acquisti di prima casa e dal 6,6% per la casa vacanza.

Focalizzando l’attenzione su chi ha comprato per mettere a reddito, si registra che la maggior concentrazione di investitori si ha nella fascia di età compresa tra 45 e 54 anni (29,7%), seguita dai soggetti di età compresa tra 35 e 44 anni (28,1%). Il 68,5% degli investitori è coniugato mentre il 31,5% è single (celibi/nubili, separati/divorziati, vedovi/e). A comprare per investimento sono soprattutto imprenditori, dirigenti e liberi professionisti a cui fa capo il 31,6% di questo mercato, a seguire gli impiegati con il 29,1%, mentre la terza posizione è dei pensionati con il 16,0%: quest’ultima componente segnala una percentuale in ribasso rispetto al secondo semestre del 2013, quando era il 19,5%.

Buona parte delle compravendite per investimento si conclude senza l’ausilio degli istituti di credito (77,8%), mentre solo il 22,2% degli investitori ricorre al mutuo bancario. Infine, le tipologie più acquistate da chi vuole mettere a reddito sono trilocali e bilocali rispettivamente con il 31,4% ed il 31,2% delle preferenze. I dati dell’indagine consentono di fare due riflessioni. La riduzione ai minimi termini dei tassi di interesse da un lato spinge al ribasso anche i tassi dei mutui e dall’altro stimola gli investitori a ricercare fonti di rendimento più generose rispetto ai titoli di stato, ai bond bancari e ai libretti postali. E la casa rientra tra le opzioni alternative alla luce anche del fatto che le quotazioni immobiliari sono in calo dal 2008 tra il 15% e il 30%.

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