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Luciano Diana

Le opportunità da cogliere nel settore delle energie alternative

18 Marzo 2015 10:25
financialounge -  Luciano Diana Pictet Clean Energy settore energetico
Un prezzo del petrolio che dovrebbe oscillare nel corso dell’anno tra i 40 e i 60 dollari al barile con una possibile tendenza leggermente rialzista nella seconda metà del 2015. Opportunità da cogliere non soltanto nei segmenti del mercato più penalizzati dal calo del greggio ma anche in quello relativo ai semiconduttori usati in campo industriale, automobilistico e dell'elettronica di consumo per ridurre i consumi, e pure tra i player dell'infrastruttura del gas naturale negli Stati Uniti. Sono queste le principali indicazioni segnalate da Luciano Diana, gestore del comparto Pictet – Clean Energy, in questa intervista sul settore energetico.
Quali sono le sue aspettative sul prezzo del petrolio per il 2015? “È probabile che il prezzo del petrolio (Brent) si stabilizzi all'interno di un range tra i 40 e i 60 dollari al barile per il 2015, con un rialzo possibile nella seconda metà dell'anno. I prezzi bassi di oggi sono l'effetto della grande produzione di shale oil negli Stati Uniti, che verrà ridotta solo gradualmente e solo a partire dall'anno prossimo, dato un certo tempo di latenza. È improbabile un recupero nel breve termine, quindi, e il maggiore fattore di incertezza oggi è la politica di prezzi dell'Arabia Saudita".
Quanto conta l'innovazione tecnologica nel settore delle energie pulite? “Moltissimo. Il dibattito ricorrente è quando le energie pulite diventeranno competitive rispetto ai combustibili fossili, senza sussidi: la cosiddetta «grid parity». Non c'è una risposta unica e chiara perché tutto dipende dalle condizioni locali. Si deve distinguere tra installazioni residenziali e quelle di grandi dimensioni. In generale, il costo delle rinnovabili continua a scendere secondo una «curva di esperienza» (25% di riduzione ogni raddoppio di capacità cumulata), mentre il costo dell'elettricità per i consumatori continua a crescere. Ad esempio, anche a livello produttivo il costo dei pannelli solari è sceso da 2.75 dollari/Watt nel 2008 a 0.5 dollari /Watt nel 2014 negli Stati Uniti. Questo ha portato il costo di un sistema completo residenziale dai 9 dollari /Watt ai 3-4 dollari /Watt, stimolando così il mercato in termini di numero di installazioni complessive".
Si segnala inoltre una divergenza della dinamica dei costi energetici a seconda delle diverse fonti: cosa ci può dire? "Il costo dell’elettricità da combustibili fossili è destinato a crescere a differenza di quella prodotta dal solare: per l’energia tradizionale non vi sono solo, infatti, maggiori costi di generazione e maggiori costi per soddisfare le norme ambientali (carbone), ma anche maggiori costi di trasmissione e distribuzione. A differenza di questi il costo del solare continua a scendere come si evince da questa figura che mostra i costi di produzione dell’elettricità a livello «wholesale»”.
Quali sono le principali opportunità per il settore Clean Energy nel 2015? “Le opportunità principali si trovano nei sotto-settori che sono stati maggiormente e ingiustamente penalizzati dal calo del prezzo del petrolio. In particolare, pensiamo alle società legate al trend dell'efficienza dei consumi nel settore dei trasporti, come Delphi Automotive, Borgwarner, Sensata, oppure ai titoli legati all'energia solare. Un'altra area con buone prospettive è quella dei semiconduttori usati in campo industriale, automobilistico e dell' elettronica di consumo per ridurre i consumi di elettricità, come ad esempio quelli prodotti da NXP Semiconductors. In generale, l'efficienza energetica rimane uno strumento importante per le società per ridurre i costi di produzione e aumentare la competitività. Per finire, l'infrastruttura gas naturale negli Stati Uniti continua a rimanere attraente”.
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