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Gli USA non sanno più dove mettere il petrolio

4 Marzo 2015 09:45

financialounge -  petrolio USA
ultime sette settimane in America sono stati prodotti o importati un milione di barili di greggio al giorno in più di quanto sia stato consumato. Il petrolio in eccesso viene immagazzinato in speciali depositi, soprattutto nell’hub di Cushing, in Oklahoma. Ma le riserve sono ai massimi degli ultimi 80 anni e, letteralmente, non si sa più dove metterlo, il petrolio.
Secondo gli esperti questo potrebbe portare a un nuovo crollo dei prezzi, proprio perché i depositi stanno raggiungendo limiti fisici, che in gergo si chiamano tank tops, e potrebbero toccarli verso metà aprile. Secondo alcuni, l’effetto tank tops potrebbe spedire il prezzo del WTI, il benchmark americano che oggi viaggia sui 50 dollari al barile, fino a 20 dollari. Una previsione già fatta tra l’incredulità generale da un analista di Citi qualche settimana fa.
Mentre le scorte sono ai massimi, la produzione di greggio americana continua a aumentare, ma si tratta di greggio molto light, che le raffinerie americane non sono adatte a trattare, e continuano a lavorare petrolio importato, in un vero e proprio circolo vizioso.

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