Da Walmart il segnale che l’economia USA tira

Nell’ultima settimana le richieste di sussidi di disoccupazione in USA sono scese più del previsto. Ma il segnale vero di un’economia che tira arriva da un’altra parte: Walmart ha aumentato di $1,75 sopra il minimo federale la paga oraria d’ingresso.
Il più grande distributore del mondo è famoso per pagare poco. Se decide di aumentare i salari vuol dire che è costretto a farlo. Costretto da chi? Dal mercato. In questo caso il mercato del lavoro.
L’economia continua a creare nuovi posti. E siccome quelli di Walmart sono i peggio pagati è plausibile che ogni nuovo posto che si crea sia una tentazione per un dipendente Walmart. Che se continua a pagare il minimo di legge rischia di trovarsi con la forza lavoro di qualità più scadente d’America e soprattutto con il problema di un continuo turnover. Regalando un bel vantaggio ai concorrenti.
Un’economia in salute è quella dove le imprese competono per accaparrarsi i lavoratori. Un turnover troppo alto vuol dire spendere in training molto di più di quanto si risparmia con i bassi salari. E siccome Walmart, come tutte le imprese, deve fare quattrini, sceglie la strada meno costosa: alzare le paghe.