Tra Atene e Bruxelles nessuno vuol passare per pollo

ger finanziari americani hanno già ribattezzato la partita che si sta giocando tra Atene e Bruxelles un chicken game. È un’espressione che rimanda ai film di James Dean negli anni 50. Sulla banchina deserta di un porto due auto si lanciano a folle velocità una contro l’altra. Il primo che cede e sterza per evitare lo schianto è un pollo, chicken appunto.
Sembra che nel negoziato il punto in discussione sia in quale ordine mettere le parole “intermedio” e “programma”.

La UE vuole che si parli di un passaggio intermedio per restare comunque fedeli al programma di risanamento, mentre la Grecia chiede che sia il programma stesso a diventare intermedio. Non è esattamente la stessa cosa.
Il governo Tsipras si è impegnato con gli elettori a rinegoziare il debito senza accettare nuove misure di austerity, ma l’Europa non vuole fare la parte di chi ha ceduto al ricatto.
Qualcosina in termini di austerity ai greci deve strapparla. Anche per non fornire munizioni ai movimenti anti-austerity in Spagna, Portogallo e anche Italia. Bisognerà trovare un testo talmente fumoso che ciascuno potrà dire di averla spuntata.
Altrimenti si rischia di farsi male e schiantarsi, solo per non fare la figura del pollo!