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Risparmio gestito Italia, 248 miliardi in più nel 2014

26 Gennaio 2015 12:05
financialounge -  Assogestioni raccolta netta risparmio gestito sottoscrizione
Poco meno di 129 miliardi di euro di cui quasi 87 miliardi frutto di sottoscrizioni di quote di fondi comuni. A tanto è ammontata la raccolta netta dell’intero 2014 dell’industria italiana del risparmio gestito. Un anno che ha visto il patrimonio complessivo del settore dell’asset management del nostro paese attestarsi a quota 1.579 miliardi, cioè ben 248 miliardi in più rispetto a fine 2013.
Le gestioni di portafoglio valevano 855 miliardi (743 dei quali facevano capo a gestioni per investitori istituzionali mentre i restanti 112 miliardi erano gestioni patrimoniali retail) mentre quelle di portafoglio vantavano 725 miliardi (681 dei quali fondi comuni aperti e 44 miliardi fondi chiusi).
Esaminando nello specifico i fondi comuni, a fine dicembre 2014, erano gli obbligazionari a detenere la quota maggiore con il 46,2% (314,7 miliardi di euro), seguiti dai flessibili con il 22,1% (e 150,5 miliardi) e gli azionari con il 20,6% (140,3 miliardi): i bilanciati invece valevano il 6,3% del mercato (e 43 miliardi di asset) e i monetari il 3,8% (25,9 miliardi). Quote di mercato che sono frutto sia dei flussi di sottoscrizione che degli andamenti dei mercati finanziari. Resta il fatto che nel 2014, è aumentato il market share dei fondi flessibili (dal 17,8% del 2013 al 22,1% di fine 2014) e dei bilanciati (dal 5,8% al 6,3%): in calo invece quello degli obbligazionari (dal 48,5% al 46,2%), degli azionari (dal 21,1% al 20,6%) e dei monetari (dal 4,8% al 3,8%).
La sfida tra fondi esteri e italiani vede i primi in testa sia in termini di raccolta annua (54,5 miliardi) che di patrimonio complessivo (474,8 miliardi) mentre quelli italiani sono riusciti a incamerare flussi netti annui per 32,2 miliardi con un patrimonio in gestione a fine dicembre 2014 pari a 206,3 miliardi.
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