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Mutui, prevista un’accelerazione dopo il recupero del 2014

23 Gennaio 2015 16:00

financialounge -  mutui
en 3 anni caratterizzati dal segno negativo, nell’arco del 2014 la domanda di mutui ha fatto registrare una significativa crescita (+15%) rispetto all’anno precedente, confermando il progressivo recupero delle richieste verso i volumi pre-crisi.
A certificarlo è l’ultima edizione del Barometro CRIF, che analizza l’andamento delle domande di mutui e prestiti contribuite dagli istituti di credito in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie. Un trend che dovrebbe proseguire con maggior vigore quest’anno, alla luce dell’annuncio del QE della BCE di ieri che tenderà a ridurre ulteriormente i tassi di interesse dei mutui.

Tornando all'indagine CRIF, il mese di dicembre appena concluso ha fatto registrare una vera e propria impennata del numero di domande di mutuo presentate dalle famiglie italiane agli istituti di credito, con un eloquente +30,6% rispetto al corrispondente mese del 2013 che, a sua volta, si era caratterizzato per un segno positivo.
Sostenuto sia dagli stimoli proposti dagli istituti di credito, con offerte focalizzate sulla modularità e flessibilità del prodotto, sia dalle richieste di surroga, in virtù della convenienza dell’attuale tasso variabile, nell’arco dei 12 mesi la domanda di mutui ha fatto segnare una crescita pari al +15,0%, dopo ben 3 anni caratterizzati dal segno meno, a conferma del consolidamento di un progressivo recupero verso i volumi pre-crisi, per altro ancora ben distanti.

Dall’analisi condotta da CRIF risulta anche che l’importo medio dei mutui richiesti nell’anno 2014 è ulteriormente calato, attestandosi a 124.346 Euro rispetto ai 127.328 Euro dell’anno precedente, confermando così un trend in contrazione che perdura da diversi anni sia a causa della diminuzione del prezzo di acquisto degli immobili sia per la tendenza a privilegiare soluzioni che gravino il meno pesantemente possibile sul bilancio famigliare.
Complessivamente, l’importo medio dei mutui richiesti nel corso del 2014 è calato del -9,7% rispetto ai valori del 2008, prima che la crisi si manifestasse.

La dinamica rilevata per gli importi medi risulta coerente anche con l’analisi della distribuzione delle domande in funzione della fascia di importo: nel corso del 2014, infatti, si registra un aumento per la classe inferiore ai 75.000 Euro (+1 punto percentuale) e per quella compresa tra 75 e 100.000 Euro (+0,4 punti percentuali), che per altro rappresentano complessivamente quasi la metà delle richieste totali. È però la fascia di importo compresa tra i 100 e i 150.000 Euro a confermarsi, seppur in leggera contrazione rispetto al 2013, la preferita dagli italiani con il 28,7% del totale delle domande.

Per quanto riguarda la durata dei mutui richiesti, dall’analisi di CRIF emerge come, ancora una volta, sia stata la classe compresa tra i 25 e i 30 anni a risultare la preferita, con una quota pari al 26,8% del totale, seppur in calo di 1,5 punti percentuali rispetto al 2013.

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