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International Editor's Picks - 19 gennaio 2015

19 Gennaio 2015 10:00
financialounge -  hacker International Editor's Picks petrolio settore tecnologico
Vuoi attaccare un sito web ma non sai da dove cominciare? Ci pensa Hacker's List, un sito appunto, creato per far incontrare domanda e offerta di ackeraggio. Sono le nuove frontiere della sharing economy. Il NY Times riporta che l’ackeraggio, come il suo opposto, cioè la cybersecurity, stanno diventando un business sempre più grande. Hacker’s List esiste da solo tre mesi, ma già in 500 hanno postato il proprio profilo “professionale”: si va dall’intrusione nelle mail altrui, alla rimozione di foto da Facebook fino all’accesso ai data base di grandi corporation. Il sito, ovviamente, è operato anonimamente, e vive sulle commissioni che hacker e clienti pagano per la ricerca. Le richiesta sono le più svariate: una donna californiana offre $500 per accedere a Gmail e Facebook del fidanzato mentre uno svedese è pronto a pagare fino a $2.000 per attaccare il sito del padrone di casa. I compensi offerti sono abbastanza modesti, da un minimo di $100 a un massimo di $5.000. In quasi tutti i casi si tratta di attività illegali ma Hacker's List si è messa al riparo con un disclaimer di 10 pagine che gli utenti devono sottoscrivere dichiarando che non utilizzeranno il servizio per attività criminali. La forma è salva!

Il mercato dei computer da indossare, come le giacche cablate, ha raggiunto a livello globale oltre 19 milioni di “capi” venduti nel 2014, il triplo dell’anno precedente, e si prevede che arrivi a oltre 110 milioni entro il 2018. Lo scrive il Los Angeles Times nel suo reportage da Las Vegas sulla fiera mondiale dell’elettronica da consumo che si tiene ogni anno a gennaio nella città dei casinò. La novità di quest’anno però non è soltanto la crescita esponenziale dell’elettronica da indossare, ma il fatto che i consumatori chiedono sempre più capi non solo hi-tech, ma anche griffati o comunque di qualità sartoriale. Come funzionano le giacche cablate? Quella proposta dalla casa specializzata Whitehouse ha un pezzo di elettronica cucita tra le spalle e invisibile che ha una serie di funzioni, tra cui un navigatore GPS già programmato per New York, Parigi e altre metropoli: se stai cercando il Louvre e sei a piedi la giacca ti guida con lievi vibrazioni che ti indicano la direzione da prendere. Ovviamente parliamo di una giacca di cachemire con cuciture a mano. Whitehouse la ha già portata da Louis Vuitton e altre case per sviluppare sinergie tra tecnologia e fashion. Una sinergia che non vale solo per l’abbigliamento ma anche per gli accessori: Apple Watch appena lanciato è finito sulla cover di Vogue China.

Ormai il prezzo del Brent e del Wti lo sanno tutti a memoria, tale è il bombardamento dei media sul calo petrolio. Ma i prezzi spot dicono solo una parte della verità, mentre quelli dei futures raccontano un’altra storia. Lo scrive MarketWatch notando che i contratti con scadenza un paio d’anni da oggi sono scesi di circa la metà rispetto ai prezzi spot. Il futures sul Brent per consegna a dicembre 2016, per esempio, si scambia ancora a $65 il barile, mentre la scadenza dicembre 2018 passa di mano a $72 il barile. Negli scambi della chiusura europea di venerdì il Brent spot era trattato a $49. Se ragioniamo sui futures a scadenza abbastanza breve invece che sullo spot molti progetti di shale oil in Nord America, oggi dati per prossimi alla bancarotta perchè in perdita, diventano profittevoli. Guardare in modo troppo ossessivo allo spot e ignorare i futures può essere pericolosamente misleading e portare a decisioni di disinvestimento improvvide.
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