Etp petroliferi, flussi settimanali ai massimi dal 2011

Il continuo calo dei prezzi del petrolio ha spinto gli investitori a puntare sugli Etp (i fondi passivi quotati in Borsa) specializzati sul settore stabilendo il record in termini di flussi massimi settimanali dal 2011.
Con il prezzo del petrolio WTI sceso a 48 dollari al barile e quello del Brent intorno ai 50 dollari, le quotazioni del greggio stazionano ora sui minimi degli ultimi 5 anni: secondo gli analisti del settore questi livelli non sono sostenibili e ciò ha scatenato la caccia all’affare non soltanto per coloro che puntano al ribasso ma anche, e soprattutto, su chi sta investendo sul rimbalzo.
In particolare gli Etp lunghi (rialzisti) sul prezzo del petrolio Brent hanno registrato afflussi netti settimanali pari a 76,9 milioni di dollari, i volumi più elevati dal marzo 2011, mentre gli Etp long sul greggio WTI hanno contabilizzato sottoscrizioni nette settimanali pari a 81,6 milioni di dollari, il controvalore più sostenuto dal giugno 2011: sta pertanto emergendo, in modo chiaro, che gli investitori si stanno posizionando sul petrolio nonostante il calo settimanale dell’11% del Brent e dell’8% del WTI.

Gli investitori non sembrano scoraggiati e, anzi, ritengono che le quotazioni del greggio si stiano avvicinando al fondo. Un indizio importante in questo senso giunge dalle piattaforme petrolifere statunitensi che hanno già iniziato a diminuire la produzione e sono operative del 10% al di sotto del livello di settembre. Gli analisti guardano infatti con attenzione alle piattaforme petrolifere che, storicamente, hanno impiegato circa 16 settimane per adattarsi alla contrazione dei prezzi del petrolio. Durante i periodi di forte calo delle quotazioni del greggio WTI, come durante la crisi del 2008, la produzione delle piattaforme petrolifere si è dimezzata nei successivi quattro mesi e gli analisti si aspettano un andamento simile nelle prossime settimane del 2015.
In attesa di un taglio della produzione OPEC nella riunione di giugno 2015.