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Borse e liquidità, cosa ha insegnato il 2014
7 Gennaio 2015 14:10

no scorso si è chiuso con dei buoni guadagni per gli investitori. L’indice generale dei fondi comuni ha segnato un +4,69% con punte del +9,29% per i fondi azionari, +7,56% per quelli bilanciati mentre gli obbligazionari (+4,54%) e i flessibili (+3,52%) hanno offerto rendimenti leggermente inferiori alla media: fermi al palo, invece, i fondi monetari euro (+0,19%) che riflettono performance in linea con quelle vicine allo zero del mercato monetario della zona euro. Limitando l’orizzonte di osservazione al solo secondo semestre dell’anno, si può constatare che le performance tra il primo luglio e fine dicembre, sono state molto meno generose rispetto ai primi sei mesi dell’anno.
L’indice generale dei fondi, infatti, segna un +1,12%, con i fondi azionari a +3,09% e i fondi bilanciati a +2,66%, e quelli obbligazionari (+0,9%) e i flessibili (+0,7%) in aumento al di sotto del punto percentuale: addirittura in territorio negativo i fondi monetari euro (-0,11%). Ma c’è di più. I fondi azionari e bilanciati hanno avuto molti alti e bassi durante i 12 mesi: durante la crisi russa di gennaio, per esempio, a fronte di una perdita dello 0,5% dell’indice generale dei fondi comuni, gli azionari hanno perso il 3,3% e i bilanciati l’1,2%, nella correzione di ottobre, invece, i fondi azionari hanno accusato un arretramento dell’8,7% e i bilanciati del 3,7% mentre l’indice generale ha fermato la caduta al’1,8%, e a dicembre, se l’indice generale ha lasciato sul parterre l’1,6%, i fondi bilanciati hanno registrato un -2,6% e gli azionari un -5,9%.
Precisato doverosamente tutto questo, resta il fatto che chi avesse scelto di non investire sottoscrivendo o mantenendo in portafoglio i prodotti monetari avrebbe portato a casa un risicato +0,19%. Anche nell’anno appena iniziato potrebbero proseguire (e forse anche con maggior frequenza e intensità) le fasi di correzione e volatilità dei mercati ma è praticamente certo che con i fondi monetari l’investitore porterà a casa lo zero o, addirittura come nei secondi sei mesi del 2014, accuserà una perdita in conto capitale.
Con i fondi azionari e bilanciati non c’è alcuna garanzia di maggiori guadagni e nemmeno la certezza di non perdere il capitale investito ma se l’investimento sarà coerente con il proprio profilo di rischio e orizzonte temporale, il risparmiatore avrà maggiori possibilità di buone performance positive.
L’indice generale dei fondi, infatti, segna un +1,12%, con i fondi azionari a +3,09% e i fondi bilanciati a +2,66%, e quelli obbligazionari (+0,9%) e i flessibili (+0,7%) in aumento al di sotto del punto percentuale: addirittura in territorio negativo i fondi monetari euro (-0,11%). Ma c’è di più. I fondi azionari e bilanciati hanno avuto molti alti e bassi durante i 12 mesi: durante la crisi russa di gennaio, per esempio, a fronte di una perdita dello 0,5% dell’indice generale dei fondi comuni, gli azionari hanno perso il 3,3% e i bilanciati l’1,2%, nella correzione di ottobre, invece, i fondi azionari hanno accusato un arretramento dell’8,7% e i bilanciati del 3,7% mentre l’indice generale ha fermato la caduta al’1,8%, e a dicembre, se l’indice generale ha lasciato sul parterre l’1,6%, i fondi bilanciati hanno registrato un -2,6% e gli azionari un -5,9%.
Precisato doverosamente tutto questo, resta il fatto che chi avesse scelto di non investire sottoscrivendo o mantenendo in portafoglio i prodotti monetari avrebbe portato a casa un risicato +0,19%. Anche nell’anno appena iniziato potrebbero proseguire (e forse anche con maggior frequenza e intensità) le fasi di correzione e volatilità dei mercati ma è praticamente certo che con i fondi monetari l’investitore porterà a casa lo zero o, addirittura come nei secondi sei mesi del 2014, accuserà una perdita in conto capitale.
Con i fondi azionari e bilanciati non c’è alcuna garanzia di maggiori guadagni e nemmeno la certezza di non perdere il capitale investito ma se l’investimento sarà coerente con il proprio profilo di rischio e orizzonte temporale, il risparmiatore avrà maggiori possibilità di buone performance positive.
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