crescita economica
Azionario Europa, perché puntare sulla qualità degli asset
5 Dicembre 2014 14:10
Nel contesto attuale, emerge un’importante opportunità per ottenere income, soprattutto in considerazione del fatto che i listini europei scambiano a premio rispetto alle loro medie trentennali. Ne è convinto Rob Jones, Co-Head of European Equities di Union Bancaire Privée (UBP) per il quale la qualità degli asset sottostanti deve essere tuttavia attentamente valutata.
“Bisognerebbe limitare l’esposizione alle società a media capitalizzazione e a quelle che stanno attuando piani di ristrutturazione, per favorire invece i titoli europei pro-ciclici, come i finanziari” precisa Rob Jones per il quale tale strategia andrebbe però implementata in maniera altamente selettiva: HSBC e Swedbank sono buoni esempi di titoli potenzialmente allettanti. Per contro, il gestore suggerisce di ridurre l’esposizione ai titoli finanziari spagnoli ed italiani, tenendo conto delle incertezze in termini di misure politiche e del fatto che la ripresa economica sta perdendo slancio in alcuni Paesi europei mediterranei.
Un altro tema interessante è quello delle società europee particolarmente esposte all’economia statunitense. Il ciclo economico degli Stati Uniti è infatti ben davanti a quello delle controparti europee e privilegia la spesa delle famiglie. C’è un punto d’inflessione significativo negli USA, al momento, con costi energetici ed alimentari bassi. Assieme ai fondamentali economici solidi, ciò significa che questi trend stanno dando sostegno alla domanda delle famiglie, riducendo il costo della vita.
“Nomi come Nestlé, AB InBev, Deutsche Post, Diageo e Wolseley si avvantaggiano di questa tematica, poiché un ammontare significativo dei loro ricavi proviene proprio dal mercato nordamericano. Deutsche Post è un esempio interessante, essendo una delle società che beneficia di più del boom dell’e-commerce. La compagnia è infatti il primo azionista della società americana DHL e ha visto uno sviluppo significativo dei propri volumi di business negli ultimi anni, allontanandosi dal modello di società postale tradizionale per avvicinarsi a quello di società di consegna di pacchi. Inoltre, la maggioranza di queste imprese rivolte alle esportazioni stanno diventando più competitive grazie all’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro, risultato di per sé delle politiche monetarie su ambo le sponde dell’Atlantico” sottolinea infine Rob Jones.
“Bisognerebbe limitare l’esposizione alle società a media capitalizzazione e a quelle che stanno attuando piani di ristrutturazione, per favorire invece i titoli europei pro-ciclici, come i finanziari” precisa Rob Jones per il quale tale strategia andrebbe però implementata in maniera altamente selettiva: HSBC e Swedbank sono buoni esempi di titoli potenzialmente allettanti. Per contro, il gestore suggerisce di ridurre l’esposizione ai titoli finanziari spagnoli ed italiani, tenendo conto delle incertezze in termini di misure politiche e del fatto che la ripresa economica sta perdendo slancio in alcuni Paesi europei mediterranei.
Un altro tema interessante è quello delle società europee particolarmente esposte all’economia statunitense. Il ciclo economico degli Stati Uniti è infatti ben davanti a quello delle controparti europee e privilegia la spesa delle famiglie. C’è un punto d’inflessione significativo negli USA, al momento, con costi energetici ed alimentari bassi. Assieme ai fondamentali economici solidi, ciò significa che questi trend stanno dando sostegno alla domanda delle famiglie, riducendo il costo della vita.
“Nomi come Nestlé, AB InBev, Deutsche Post, Diageo e Wolseley si avvantaggiano di questa tematica, poiché un ammontare significativo dei loro ricavi proviene proprio dal mercato nordamericano. Deutsche Post è un esempio interessante, essendo una delle società che beneficia di più del boom dell’e-commerce. La compagnia è infatti il primo azionista della società americana DHL e ha visto uno sviluppo significativo dei propri volumi di business negli ultimi anni, allontanandosi dal modello di società postale tradizionale per avvicinarsi a quello di società di consegna di pacchi. Inoltre, la maggioranza di queste imprese rivolte alle esportazioni stanno diventando più competitive grazie all’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro, risultato di per sé delle politiche monetarie su ambo le sponde dell’Atlantico” sottolinea infine Rob Jones.
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