Etica Sgr
Fondi etici europei, asset oltre 127 miliardi di euro
14 Novembre 2014 09:30
Forte balzo del patrimonio in gestione dei fondi SRI (Socially Responsible Investment) nel 2014. Secondo il report annuale di Vigeo, società di analisi finanziaria indipendente specializzata sugli investimenti sostenibili, le masse gestire dei fondi etici in Europa dedicate al pubblico retail al 30 giugno scorso avevano superato quota 127 miliardi di euro, in crescita del 17,8% rispetto ai 107,8 miliardi dell’anno precedente.
Un tasso di crescita che in Danimarca (+102%) in Norvegia (+31%), in Francia (+20%) e in Italia (+40%) è stato nettamente superiore alla media. Tuttavia, mentre la Francia si conferma la «patria» dei fondi SRI in Europa con 46 miliardi di asset sottostanti e 263 prodotti (25 dei quali lanciati nel corso degli ultimi 12 mesi), l’Italia resta ancora indietro rispetto ad altri paesi europei con 3,2 miliardi di euro di patrimonio dei fondi etici, cioè soltanto lo 0,4% di tutti i fondi aperti. In Europa, la percentuale dei fondi etici sul totale si attesta all’1,7% con una punta del 18% in Olanda (mentre in Francia si attesta al 4% e in Germania al 3%).
Tra gli aspetti che emergono dal report di Vigeo, si nota come i 56% degli investimenti sottostanti ai fondi etici europei sia costituito da prodotti azionari, mentre il 29% è composto da bilanciati e il 15% da prodotti a vocazione obbligazionaria.
“La ricerca condotta da Vigeo mostra come gli investitori siano sempre più attenti ai risvolti sociali e ambientali derivanti dalla gestione dei propri risparmi” commenta Federica Loconsolo, Responsabile Area Commerciale di Etica Sgr che poi aggiunge: “Il mercato del risparmio gestito italiano, caratterizzato da una diffusione minore di fondi etici rispetto ad altri paesi, risente di una limitata attenzione ai temi della sostenibilità dal lato dell’offerta. Come evidenziato dalla ricerca, i fondi SRI disponibili per la clientela retail sono ancora un numero limitato. La nostra esperienza di leader nei fondi SRI in Italia, con una quota di mercato superiore al 40%, ci mostra come il potenziale di domanda per i fondi socialmente responsabili sia molto elevato e come il risparmiatore medio, se messo nelle condizioni di scegliere, si dimostri interessato agli impatti extra-finanziari del proprio investimento. Una ricerca condotta lo scorso anno dal Forum Per la Finanza Sostenibile e Doxa Metrics mostra ad esempio come circa un intervistato su due sceglierebbe prodotti socialmente responsabili se gli fosse proposto dalla propria banca”.
Un tasso di crescita che in Danimarca (+102%) in Norvegia (+31%), in Francia (+20%) e in Italia (+40%) è stato nettamente superiore alla media. Tuttavia, mentre la Francia si conferma la «patria» dei fondi SRI in Europa con 46 miliardi di asset sottostanti e 263 prodotti (25 dei quali lanciati nel corso degli ultimi 12 mesi), l’Italia resta ancora indietro rispetto ad altri paesi europei con 3,2 miliardi di euro di patrimonio dei fondi etici, cioè soltanto lo 0,4% di tutti i fondi aperti. In Europa, la percentuale dei fondi etici sul totale si attesta all’1,7% con una punta del 18% in Olanda (mentre in Francia si attesta al 4% e in Germania al 3%).
Tra gli aspetti che emergono dal report di Vigeo, si nota come i 56% degli investimenti sottostanti ai fondi etici europei sia costituito da prodotti azionari, mentre il 29% è composto da bilanciati e il 15% da prodotti a vocazione obbligazionaria.
“La ricerca condotta da Vigeo mostra come gli investitori siano sempre più attenti ai risvolti sociali e ambientali derivanti dalla gestione dei propri risparmi” commenta Federica Loconsolo, Responsabile Area Commerciale di Etica Sgr che poi aggiunge: “Il mercato del risparmio gestito italiano, caratterizzato da una diffusione minore di fondi etici rispetto ad altri paesi, risente di una limitata attenzione ai temi della sostenibilità dal lato dell’offerta. Come evidenziato dalla ricerca, i fondi SRI disponibili per la clientela retail sono ancora un numero limitato. La nostra esperienza di leader nei fondi SRI in Italia, con una quota di mercato superiore al 40%, ci mostra come il potenziale di domanda per i fondi socialmente responsabili sia molto elevato e come il risparmiatore medio, se messo nelle condizioni di scegliere, si dimostri interessato agli impatti extra-finanziari del proprio investimento. Una ricerca condotta lo scorso anno dal Forum Per la Finanza Sostenibile e Doxa Metrics mostra ad esempio come circa un intervistato su due sceglierebbe prodotti socialmente responsabili se gli fosse proposto dalla propria banca”.
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