settore assicurativo
Stress test, dopo le banche tocca alle assicurazioni
13 Novembre 2014 15:20

ver archiviato gli esiti degli stress test della BCE sulle banche europee, siamo in attesa degli stess test sulle compagnie assicurative. La data esatta non è ancora stata comunicata ma secondo indiscrezioni dovrebbe essere a inizio dicembre. Sempre in base ad indiscrezioni, le valutazioni dell’EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority), l’autorità di controllo del settore, sulle compagnie italiane dovrebbero essere sostanzialmente positive.
D’altra parte la prudenza che da sempre contraddistingue l’attività degli assicuratori italiani rappresenta un punto fermo a favore del settore che, inoltre, può fare affidamento anche su solidi bilanci. Nei primi sei mesi di quest’anno, l’utile netto aggregato del settore si è attestato a 3,8 miliardi in rialzo del 22,5% rispetto ai 3,1 miliardi dello stesso periodo del 2013: i dati del terzo trimestre confermano questo trend è lasciano stimare un risultato finale annuo in miglioramento rispetto all’intero 2013. Ma all’orizzonte ci sono sfide importanti per gli operatori del settore. In primis, occorre fare i conti con la conclusione del ciclo positivo dell’RC auto: dopo 23 mesi di calo ininterrotto delle tariffe, i margini si sono ridotti al lumicino ed è assolutamente necessario individuare e sviluppare altre fonti di reddito.
Tra queste ce ne sono due che, a parere degli addetti ai lavori, sono destinate ad assumere un ruolo crescente nell’attività e nei bilanci delle compagnie: la responsabilità civile non auto e le coperture da rischi informatici. L’IVASS (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), inoltre, ha appena varato un provvedimento che consente alle assicurazioni di erogare credito diretto, inclusi i finanziamenti alle imprese: un filone che potrebbe avere sviluppi molto importanti in futuro.
D’altra parte la prudenza che da sempre contraddistingue l’attività degli assicuratori italiani rappresenta un punto fermo a favore del settore che, inoltre, può fare affidamento anche su solidi bilanci. Nei primi sei mesi di quest’anno, l’utile netto aggregato del settore si è attestato a 3,8 miliardi in rialzo del 22,5% rispetto ai 3,1 miliardi dello stesso periodo del 2013: i dati del terzo trimestre confermano questo trend è lasciano stimare un risultato finale annuo in miglioramento rispetto all’intero 2013. Ma all’orizzonte ci sono sfide importanti per gli operatori del settore. In primis, occorre fare i conti con la conclusione del ciclo positivo dell’RC auto: dopo 23 mesi di calo ininterrotto delle tariffe, i margini si sono ridotti al lumicino ed è assolutamente necessario individuare e sviluppare altre fonti di reddito.
Tra queste ce ne sono due che, a parere degli addetti ai lavori, sono destinate ad assumere un ruolo crescente nell’attività e nei bilanci delle compagnie: la responsabilità civile non auto e le coperture da rischi informatici. L’IVASS (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), inoltre, ha appena varato un provvedimento che consente alle assicurazioni di erogare credito diretto, inclusi i finanziamenti alle imprese: un filone che potrebbe avere sviluppi molto importanti in futuro.
Trending