BCE
Analisi della Bce sulle banche, verso un sistema più solido
27 Ottobre 2014 14:00

a BCE ha diramato i tanto attesi esiti degli esami sulle banche europee sulle quali, dal prossimo 4 novembre, assumerà la vigilanza.
L’analisi dell’Eurotower, che ha comportato sia la disamina della qualità dell'attivo (Aqr, asset quality review) che i cosiddetti stress test (tramite i quali sono stati valutati gli impatti sulle banche in caso di scenario economico particolarmente avverso), ha sostanzialmente visto la promozione di tutti i principali istituti di credito: delle 130 banche dell’eurozona passate ai raggi x, soltanto 13, di cui 4 italiane, non hanno superato l'esame.
Queste banche «rimandate» dovranno ora specificare quali azioni intendono intraprendere nei prossimi nove mesi per riportarsi sui valori patrimoniali richiesti dalla Bce. Secondo Vitor Constancio, vicepresidente dell’Eurotower, quest’analisi approfondita dei bilanci delle banche più grandi dovrebbe contribuire ad incrementare la fiducia nel settore bancario. I risultati consentono infatti di individuare i problemi e rischi e agevolano l’attuazione di azioni tempestive per riparare la struttura patrimoniale: un processo virtuoso che dovrebbe agevolare la concessione del credito in Europa, un aspetto che, in particolare per le piccole e medie imprese del sud Europa, viene ritenuto uno dei principali ostacoli alla crescita economica.
“Probabilmente l'aspetto più significativo emerso dalla recente analisi del sistema bancario europeo è l’aver riscontrato una carenza di capitale in un numero ridotto di banche europee. In uno scenario economico avverso è indubbiamente una posizione decisamente migliore di quanto si sarebbe pensato appena due anni fa” commenta Paras Anand, Responsabile Azionario Europa di Fidelity Worldwide Investment che poi aggiunge: “Da allora la situazione è profondamente cambiata, con il crollo dei costi di finanziamento, il miglioramento dei margini di interesse netti e, in alcune economie, segnali che gli accantonamenti per i crediti problematici potrebbero rivelarsi eccessivamente prudenti. Dopo svariati trimestri di riduzione dell’indebitamento delle banche, il sistema è oggi meno strettamente correlato di quanto non lo fosse prima della crisi e certamente le probabilità di contagio transnazionale si sono ridotte in quanto le Banche Centrali nazionali hanno utilizzato la liquidità immessa dalla BCE per rafforzare i rispettivi sistemi bancari”.
La maggiore credibilità in termini di adeguatezza di capitale è evidentemente un passo positivo, così come la definizione di un quadro normativo omogeneo. “La sfida che si prospetta al settore bancario è tuttavia profondamente legata al futuro dei mercati sviluppati: è infatti importante che cresca la fascia di clienti a cui le banche sono disposte a concedere credito. Le analisi sulle banche rappresentano comunque in primo luogo un elemento positivo, con le banche che hanno maggiore credibilità in termini di adeguatezza di capitale” conclude Paras Anand
L’analisi dell’Eurotower, che ha comportato sia la disamina della qualità dell'attivo (Aqr, asset quality review) che i cosiddetti stress test (tramite i quali sono stati valutati gli impatti sulle banche in caso di scenario economico particolarmente avverso), ha sostanzialmente visto la promozione di tutti i principali istituti di credito: delle 130 banche dell’eurozona passate ai raggi x, soltanto 13, di cui 4 italiane, non hanno superato l'esame.
Queste banche «rimandate» dovranno ora specificare quali azioni intendono intraprendere nei prossimi nove mesi per riportarsi sui valori patrimoniali richiesti dalla Bce. Secondo Vitor Constancio, vicepresidente dell’Eurotower, quest’analisi approfondita dei bilanci delle banche più grandi dovrebbe contribuire ad incrementare la fiducia nel settore bancario. I risultati consentono infatti di individuare i problemi e rischi e agevolano l’attuazione di azioni tempestive per riparare la struttura patrimoniale: un processo virtuoso che dovrebbe agevolare la concessione del credito in Europa, un aspetto che, in particolare per le piccole e medie imprese del sud Europa, viene ritenuto uno dei principali ostacoli alla crescita economica.
“Probabilmente l'aspetto più significativo emerso dalla recente analisi del sistema bancario europeo è l’aver riscontrato una carenza di capitale in un numero ridotto di banche europee. In uno scenario economico avverso è indubbiamente una posizione decisamente migliore di quanto si sarebbe pensato appena due anni fa” commenta Paras Anand, Responsabile Azionario Europa di Fidelity Worldwide Investment che poi aggiunge: “Da allora la situazione è profondamente cambiata, con il crollo dei costi di finanziamento, il miglioramento dei margini di interesse netti e, in alcune economie, segnali che gli accantonamenti per i crediti problematici potrebbero rivelarsi eccessivamente prudenti. Dopo svariati trimestri di riduzione dell’indebitamento delle banche, il sistema è oggi meno strettamente correlato di quanto non lo fosse prima della crisi e certamente le probabilità di contagio transnazionale si sono ridotte in quanto le Banche Centrali nazionali hanno utilizzato la liquidità immessa dalla BCE per rafforzare i rispettivi sistemi bancari”.
La maggiore credibilità in termini di adeguatezza di capitale è evidentemente un passo positivo, così come la definizione di un quadro normativo omogeneo. “La sfida che si prospetta al settore bancario è tuttavia profondamente legata al futuro dei mercati sviluppati: è infatti importante che cresca la fascia di clienti a cui le banche sono disposte a concedere credito. Le analisi sulle banche rappresentano comunque in primo luogo un elemento positivo, con le banche che hanno maggiore credibilità in termini di adeguatezza di capitale” conclude Paras Anand
Trending