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I cinesi a New York come i giapponesi anni ‘80

10 Ottobre 2014 16:00
financialounge -  cina Hilton Worldwide Holdings Hotel Waldorf Astoria intermediario qualificato settore immobiliare
Non è il Colosseo di Roma e nemmeno la Torre Eiffel di Parigi ma l’Hotel Waldorf Astoria di New York City rappresenta comunque uno dei simboli della Grande Mela famoso in tutto il mondo. Ebbene, la sua proprietà starebbe per passare di mano dal gruppo Hilton Worldwide Holdings alla Beijing’s Anbang Insurance Group Co, compagnia assicurativa cinese che avrebbe accettato di pagare 1,95 miliardi dollari.

Secondo Kevin Mallory, responsabile di intermediazione real estate e hotel presso la CBRE Group Inc. si tratterebbe del prezzo più alto pagato da un acquirente cinese per comprare una singola struttura immobiliare negli Stati Uniti. Il Waldorf Astoria è un rinomato hotel in Park Avenue a Manhattan, con lussuose camere con bagni in marmo e dista pochi isolati dai negozi di lusso della 5th Avenue. L'hotel è in prossimità di numerose attrazioni presenti a New York quali, per esempio, il Rockefeller Plaza e il Radio City Music Hall.

"Stiamo assistendo ad una strategia di diversificazione ad ampio raggio da parte delle compagnie di assicurazione e altre tipologie di investitori privati cinesi," ha dichiarato Kevin Mallory che ha poi aggiunto: "In Cina negli ultimi dieci anni è stata accumulata una ingente ricchezza e ora gli investitori privati cinesi diversificano il loro portafoglio in tutto il mondo".
L'operazione Waldorf Astoria segue le acquisizioni di alto profilo a New York come l'acquisto della Greenland Holding Group Inc.con sede a Shanghai che quest'anno ha annunciato il proprio interesse per finanziare il 70 per cento del progetto Atlantic Yards a Brooklyn. Alla fine del 2013, invece, la Fosun International Ltd del miliardario Guo Guangchang, ha pagato 725 milioni dollari per l'ex sede della Chase Manhattan Bank.

Includendo l'acquisto del Waldorf Astoria gli investitori cinesi hanno già sborsato da inizio anno 2,7 miliardi dollari per acquisizioni nel settore immobiliare a New York, superando i flussi pari a 2,6 miliardi di dollari del 2013. Negli ultimi due anni, il governo cinese ha permesso alle compagnie di assicurazione del paese di destinare una parte dei loro fondi nel settore immobiliare globale.

Dal momento che il mercato immobiliare in Cina desta non poche preoccupazioni in termini di tenuta (si teme addirittura una bolla speculativa) , New York, e ed altri importanti mercati di tutto il mondo, tra cui Londra e Parigi, tendono ad essere rifugi sicuri per qualsiasi investitore globale. Questa ondata cinese di investimento immobiliare all'estero ricorda l’ingente flusso di acquisti che i giapponesi hanno effettuato investendo nelle proprietà negli Stati Uniti e in altri paesi nel 1980, che comprendeva, tra gli altri, il Rockefeller Center di New York e il campo da golf di Pebble Beach in California.
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