BCE
Perché ieri la BCE ha deluso i mercati
3 Ottobre 2014 14:50

zione dei mercati alle dichiarazioni di Mario Draghi dopo il meeting della Bce di ieri è stata molto negativa in quanto gli investitori speravano che l’istituto centrale europeo avrebbe accelerato i piani di stimolo per l’economia. Inoltre benché il presidente della Bce abbia confermato che l’Eurotower comprerà covered bond a partire da metà ottobre e Asset backed securities (ABS) dal quarto trimestre del 2014, le dimensioni dei rispettivi mercati è ridotta e, quindi, gli impatti positivi sul sistema sono tutti da verificare sul campo.
Sono queste le prime riflessioni Azad Zangana, European Economist di Schroders, sulle mosse di ieri di Draghi. Per l’economista, l’unico segnale chiaro è che la politica monetaria in Europa resterà accomodante per un lungo periodo di tempo, in contrasto con gli Stati Uniti e il Regno Unito, dove i mercati si aspettano un rialzo dei tassi di interesse nel 2015.
“Draghi ha confermato che gli acquisti avverranno per almeno i prossimi due anni, ma ha deluso gli investitori non confermandone l’entità. I mercati speravano che la Bce avrebbe accelerato i piani di stimolo alla luce della recente debolezza dei dati sull’inflazione e sulla crescita, annunciando acquisti di dimensioni molto elevate oppure aggiungendo agli acquisti già previsti quelli di titoli di Stato. Tuttavia, Draghi ha semplicemente confermato le misure già annunciate, senza rivelare le dimensioni del programma” precisa Azad Zangana che ricorda come, in passato, il presidente dell’Eurotower abbia segnalato che gli sarebbe piaciuto vedere il bilancio della Bce tornare ai livelli record visti nel 2012 (cosa che implicherebbe un aumento pari a 1.100 miliardi di euro), mentre ieri ha minimizzato questa ipotesi: un segnale, secondo l’economista, che il Consiglio Direttivo non vi ha dato sostegno o ritiene potrebbe non essere possibile.
In ogni caso, Draghi ha voluto enfatizzare che il Consiglio Direttivo si è espresso all’unanimità nel dare sostegno a ulteriori misure non convenzionali, se necessarie. Nel complesso, il meeting della Bce conferma che il Consiglio Direttivo è ora in una posizione attendista. Gli acquisti di asset privati inizieranno a breve, ma l’Eurotower vuole maggior tempo per valutare l’impatto delle misure annunciate negli scorsi mesi.
“Il problema per la Bce è che il mercato di asset al quale punta per gli acquisti è troppo ridotto per far sì che il suo intervento abbia un grande impatto sull’economia. Infatti, lo stock disponibile di Abs è attorno a 250 miliardi di euro, mentre quello di covered bonds è di circa 650 miliardi di euro. Queste cifre includono poi emissioni sotto-standard, che la Bce ha escluso di comprare. Riteniamo che l’Eurotower sia consapevole di questa problematica, il che spiega come mai non abbia fissato un target per gli acquisti. Di conseguenza, i mercati obbligazionari e azionari europei scambiano in ribasso (dal punto di vista dei prezzi), mentre la moneta unica si è lievemente apprezzata” sottolinea Azad Zangana.
Sono queste le prime riflessioni Azad Zangana, European Economist di Schroders, sulle mosse di ieri di Draghi. Per l’economista, l’unico segnale chiaro è che la politica monetaria in Europa resterà accomodante per un lungo periodo di tempo, in contrasto con gli Stati Uniti e il Regno Unito, dove i mercati si aspettano un rialzo dei tassi di interesse nel 2015.
“Draghi ha confermato che gli acquisti avverranno per almeno i prossimi due anni, ma ha deluso gli investitori non confermandone l’entità. I mercati speravano che la Bce avrebbe accelerato i piani di stimolo alla luce della recente debolezza dei dati sull’inflazione e sulla crescita, annunciando acquisti di dimensioni molto elevate oppure aggiungendo agli acquisti già previsti quelli di titoli di Stato. Tuttavia, Draghi ha semplicemente confermato le misure già annunciate, senza rivelare le dimensioni del programma” precisa Azad Zangana che ricorda come, in passato, il presidente dell’Eurotower abbia segnalato che gli sarebbe piaciuto vedere il bilancio della Bce tornare ai livelli record visti nel 2012 (cosa che implicherebbe un aumento pari a 1.100 miliardi di euro), mentre ieri ha minimizzato questa ipotesi: un segnale, secondo l’economista, che il Consiglio Direttivo non vi ha dato sostegno o ritiene potrebbe non essere possibile.
In ogni caso, Draghi ha voluto enfatizzare che il Consiglio Direttivo si è espresso all’unanimità nel dare sostegno a ulteriori misure non convenzionali, se necessarie. Nel complesso, il meeting della Bce conferma che il Consiglio Direttivo è ora in una posizione attendista. Gli acquisti di asset privati inizieranno a breve, ma l’Eurotower vuole maggior tempo per valutare l’impatto delle misure annunciate negli scorsi mesi.
“Il problema per la Bce è che il mercato di asset al quale punta per gli acquisti è troppo ridotto per far sì che il suo intervento abbia un grande impatto sull’economia. Infatti, lo stock disponibile di Abs è attorno a 250 miliardi di euro, mentre quello di covered bonds è di circa 650 miliardi di euro. Queste cifre includono poi emissioni sotto-standard, che la Bce ha escluso di comprare. Riteniamo che l’Eurotower sia consapevole di questa problematica, il che spiega come mai non abbia fissato un target per gli acquisti. Di conseguenza, i mercati obbligazionari e azionari europei scambiano in ribasso (dal punto di vista dei prezzi), mentre la moneta unica si è lievemente apprezzata” sottolinea Azad Zangana.