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Il megatrend della Nuova Cina è soltanto all’inizio

2 Ottobre 2014 09:00
financialounge -  ambiente cina consumi FF China Consumer Fund settore assicurativo settore farmaceutico settore tecnologico
Il FF China Consumer Fund è un fondo unico nel suo genere, nato proprio con l’obiettivo di catturare i trend di crescita piú promettenti della Cina.

Grazie allo stile di gestione ed al focus del fondo su temi di crescita particolari, il comparto ha saputo ottenere rendimenti particolarmente elevati anche in contesti articolati, beneficiando in maniera efficace delle migliori opportunità di investimento presenti nella seconda economia al mondo. Il risultato è stato che, dal suo lancio (23/02/2011) il FF China Consumer Fund ha registrato una performance del 53%, mentre l'indice Shanghai Composite Index nello stesso periodo ha registrato solo un +2,9%.
Raymond Ma, gestore del fondo, ritiene che vi siano molte opportunità anche per il prossimo futuro grazie al focus distintivo del fondo dedicato al tema della "Nuova Cina", cioè ai settori favoriti dalla transizione verso un sistema economico orientato ai consumi.

“Gli ambiziosi piani di riforme del Governo di Pechino e la transizione da un modello economico incentrato sulle esportazioni e gli investimenti governativi ad uno orientato ai consumi, favoriscono in particolare le aziende attive in alcuni settori ed aree dell'economia, quelli della cosiddetta "Nuova Cina", che sono supportati da importanti trend di crescita secolare” argomenta Raymond Ma che, in particolare, si dichiara positivo sulle seguenti sei aree che mostrano ancora una ridotta penetrazione e dovrebbero quindi offrire ampio margine di crescita nei prossimi tre-cinque anni:

1. Assicurazioni: il settore dovrebbe beneficiare della riforma della previdenza e del conseguente incremento delle vendite di prodotti assicurativi specializzati nel ramo vita.

2. Intermediazione finanziaria: le società d'intermediazione cinesi dovrebbero trarre vantaggio, da un lato, dal miglioramento dei volumi di negoziazione nel breve periodo e, dall'altro, da un incremento dei finanziamenti diretti e dall'ampliamento dei mercati dei capitali nel lungo periodo.

3. Tutela dell'ambiente: lo sviluppo delle energie pulite (es. fotovoltaico, eolico e gas) e della tutela dell'ambiente (es. trattamento delle acque reflue) dovrebbe continuare a beneficiare dell'attenzione del governo alla tutela ambientale.

4. Prodotti farmaceutici: l'invecchiamento della popolazione, l'ampliamento della copertura assicurativa, la maggiore accessibilità alle cure sanitarie e il miglioramento della capacità di innovazione dovrebbero favorire una solida crescita del settore nei prossimi anni.

5. Internet: a giugno 2014 la Cina aveva 632 milioni di utenti internet e un tasso di penetrazione del 46,9%. Attualmente il paese vanta il maggior numero di transazioni online al mondo e per i prossimi anni è prevista una crescita addirittura superiore.

6. Servizi legati ai consumi: i servizi legati ai consumi come istruzione, turismo e chirurgia plastica, sono tra i settori in più rapida ascesa in Cina, per via del cambiamento degli stili di vita dei consumatori e di un constante incremento della spesa per i beni discrezionali.

“Anche se le valutazioni dei titoli della «Nuova Cina» possono sembrare costose rispetto ai titoli della «Vecchia Cina», il premio di valutazione è giustificato vista la presenza di solidi fondamentali. Innanzitutto la sovraperformance registrata negli ultimi anni dai titoli della «Nuova Cina» è stata in larga parte trainata da una crescita degli utili superiore, nell'ordine del 20-40% per anno in media. Negli stessi anni, le società della «Vecchia Cina» sono riuscite invece a registrare una crescita annua degli utili inferiore al 10%. In secondo luogo, le azioni della «Nuova Cina» presentano una qualità degli utili (in termini di margini, redditività, flussi di cassa e leva finanziaria) decisamente superiore rispetto ai titoli della «Vecchia Cina». Inoltre, dal punto di vista del tasso di crescita degli utili (PEG), le valutazioni dei titoli della «Nuova Cina» appaiono ragionevoli” fa presente Raymond Ma per il quale le società della «Nuova Cina» risultano inoltre meno sensibili alla ciclicità macroeconomica e ai cambiamenti di politica nel breve periodo e, grazie a ciò, potranno continuare a registrare una crescita molto sostenuta, in virtù dei progressi tecnologici, dei cambiamenti delle abitudini dei consumatori e della flessibilità delle strategie commerciali adottate dalle migliori aziende.
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