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International Editor's Picks - 01 settembre 2014

1 Settembre 2014 10:15
financialounge -  brasile BRIC india International Editor's Picks Lending Club Corp Snapchat
Dalla stampa californiana apprendiamo che Snapchat, una startup che non fa né ricavi né utili ma che ha rifiutato l’anno scorso un’offerta di Facebook da 3 miliardi di dollari, ha fatto un nuovo round di equity che la valorizza a 10 miliardi di dollari. Chi aveva dato dei pazzi a quelli di Snapchat ha dovuto ricredersi. E beccarsi anche la dichiarazione beffarda di un portavoce: "la valutazione del nostro business e il nostro fabbisogno di capitale costituiscono l’aspetto meno eccitante per la nostra community." Snapchat produce app che consentono di condividere su smartphone file audiovideo con una particolarità: si autodistruggono in pochi secondi e quindi incoraggiano un uso molto più disinvolto rispetto ad altri servizi simili come ad esempio WhatsApp, comprata per una fortuna ($19 miliardi) proprio da Faceboook.

IPO in arrivo dalla sharing economy. Ne da notizia il WSJ. Si tratta di Lending Club Corp che la scorsa settimana ha presentato la domanda per quotarsi a Wall Street. La società, nata ovviamente a San Francisco, è valutata circa 4 miliardi di dollari e punta a tirar su almeno 500 milioni con l’offerta sul mercato. Il business di Lending Club è far incontrare domanda e offerta di prestiti su Internet e guadagnare sulle commissioni. Praticamente una banca, ma che non impegna fondi propri, è un puro intermediario. Su Lending Club dalla nascita nel 2007 sono transitati prestiti per oltre $5 miliardi con un’accelerazione nel secondo trimestre del 2014 quando ne ha fatti oltre un miliardo.

Due BRICS agli antipodi, non solo geograficamente. Da una parte l’India, dove cominciano a farsi sentire gli effetti della vittoria elettorale del nuovo premier Narendra Mudi. Il Financial Times riporta che nel secondo trimestre del 2014 l’economia del paese-continente è cresciuta del 5,7%, il miglior risultato da oltre due anni. All’estremo opposto il Brasile, dove la presidentessa Dilma Roussef si prepara a una difficile tornata elettorale a ottobre per cercare di essere rieletta. Sempre dal Financial Times apprendiamo che l’economia brasiliana nel secondo trimestre del 2014 si è contratta dello 0,6%, entrando così in recessione in quanto il dato del PIL del primo trimestre è stato rivisto a meno 0,2% da un più 0,2% inizialmente stimato.
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