Europa

Il rimbalzo dei fondi azionari Paesi emergenti

11 Agosto 2014 16:45

financialounge -  Europa italia livello di rischio mercati azionari mercati emergenti USA
si accende il dibattito se sia meglio sovrappesare l’azionario Europa a discapito di Wall Street, se credere nella riprese di Tokyo piuttosto che disquisire se sa il caso di preferire Piazza Affari e Madrid a Francoforte nella zona euro, l’azionario emerging markets ha messo il turbo.

Negli ultimi sei mesi, infatti, sono i fondi Paesi emergenti, con il +17,18%, la categoria di prodotti azionari che ha registrato le performance più brillanti di categoria: precedono, nell’ordine, gli azionari Pacifico (+14,74%), gli azionari America (+10,34%), gli azionari globali internazionali (+9,36%), gli azionari Italia (+5,86%), gli azionari Europa (+1,41%) e gli azionari area euro (+0,15%).

Certo, si dirà, hanno recuperato dopo la forte correzione della scorsa estate e infatti le performance a 12 mesi vedono i fondi azionari Paesi emergenti a +11,31%, davanti agli azionari Pacifico (+8,25%) agli azionari Europa (+9,54%) ma ben distanti dagli azionari Italia (+20,89%), leader assoluti nella graduatoria a un anno. Resta però il fatto che negli ultimi sei mesi, i sottoscrittori dei fondi focalizzati sui listini dei paesi in via di sviluppo sono stati quelli più soddisfatti dai rendimenti: peccato che siano in pochi ad averci creduto, preferendo altre piazze finanziarie dei paesi sviluppati che, però, hanno offerto ritorni inferiori. Tutto questo deve far riflettere i risparmiatori, in particolare quelli con un profilo di rischio superiore, ovvero che accettano i saliscendi delle Borse anche piuttosto repentini e ampi pur di incamerare robusti extra rendimenti.

Le loro scelte di investimento devono avere due anime: una strutturale, di lungo periodo, e una tattica, di breve periodo. La prima deve incorporare la visione dei mercati azionari nei prossimi tre anni, mentre quella tattica, di minore peso specifico (di solito tra il 10% e il 35%% del totale) deve essere aperta a tutte le opportunità dei mercati azionari: da quelle di tipo geografico a quelle settoriali, da quelle legate agli stili di gestione (growth, value) a quelle focalizzate sulle taglie dei titoli (large,medum, small cap), da quelle a ritorno assoluto a quelle di tipo long / short che sfruttano sia le posizioni al rialzo (long) che quelle al ribasso (short).
Va da sè, infine, che farsi consigliare da un buon consulente finanziario di fiducia può aiutare a prendere decisioni ancora più ottimali sotto il profilo del rischio / rendimento complessivo di portafoglio.

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