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Bond, la strategia in vista di tassi d’interesse in rialzo

11 Agosto 2014 12:15
financialounge -  benchmark duration Gareth Isaac tassi di interesse Unconstrained Bond
I fondi obbligazionari unconstrained e la loro gestione attiva della duration del portafoglio rappresentano un modo efficace per ridurre il rischio e gli impatti, o addirittura per trarre vantaggio dalla situazione, di un aumento dei tassi di interesse.

È questa la strategia suggerita da Gareth Isaac, Fund Manager Fixed Income di Schroders in vista di un probabile rialzo dei tassi che, di norma, costituisce una cattiva notizia per gli investitori obbligazionari.
“La duration è il modo in cui i gestori quantificano l'esposizione del proprio portafoglio obbligazionario ai tassi d’interesse. Misurata in anni, aiuta a determinare quanto del valore del fondo è esposto a un aumento o a una diminuzione dei tassi d’interesse. La logica prevalente vuole che si eviti di avere troppa duration in portafoglio quando i tassi sono destinati a salire, poiché tassi più elevati incidono negativamente sulle valutazioni dei titoli. In questi casi, infatti, più duration si detiene più si perde” sottolinea Gareth Isaac.

In un fondo obbligazionario tradizionale, l’obiettivo principale del gestore è solitamente quello di sovraperformare il benchmark. L’abilità del fund manager sta nel decidere se tenere o meno i titoli che compongono tale indice. In generale, il gestore sarà quindi limitato nell’esprimere una view che vada al di fuori di questo contesto. Fondamentalmente, anche se il comparto può detenere meno duration rispetto al benchmark, non può comunque rimuovere del tutto questo rischio.

Senza benchmark, è la convinzione del gestore, un fondo obbligazionario unconstrained non solo ha la possibilità di detenere meno duration rispetto a un indice, come accade per i fondi tradizionali, ma può anche essere “corto di duration” (cioè avvantaggiarsi da un rialzo dei tassi di interesse) in aree specifiche. Così, gli investitori non solo si proteggono da un rialzo dei tassi, ma possono anche trarne profitto. Infatti, un gestore obbligazionario unconstrained può vendere l’esposizione ai tassi d’interesse, in modo da trarre profitto da una caduta dei prezzi delle obbligazioni quando i tassi aumentano.

“Infine, lo strumento più prezioso per un fondo unconstrained è la flessibilità. La capacità di modulare continuamente l’esposizione del portafoglio ai tassi d’interesse, oltre a molte altre misure di gestione attiva del rischio, è ciò che permette a tali fondi di generare ritorni assoluti costanti” argomenta Gareth Isaac che poi conclude spiegando: “E’ proprio tale capacità di allocare duration attivamente e in maniera mirata a rendere i fondi obbligazionari unconstrained uno strumento ancora più prezioso in un contesto di tassi di interesse in aumento”.
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